PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dello 0,58% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,13%), Atlantia (+0,61%), Azimut (+2,4%), Banca Mediolanum (+0,58%), Campari (+1,59%), Cnh Industrial (+0,24%), Eni (+0,01%), Ferrari (+0,52%), Fineco (+0,47%), Italgas (+0,6%), Luxottica (+0,39%), Moncler (+2,72%), Saipem (+0,61%), Stm (+0,36%), Unipol (+2,27%) e UnipolSai (+1%). Recordati, invece, chiude in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-3,01%), Bper (-2,48%), Brembo (-0,79%), Fca (-0,96%), Intesa Sanpaolo (-1,65%), Leonardo (-2,66%), Mediobanca (-1,97%), Prysmian (-0,77%), Telecom Italia (-0,91%), Tenaris (-0,93%), Ubi Banca (-2,89%) e Unicredit (-2,58%). Fuori dal listino principale Fiera Milano chiude con un +6,44%, mentre Borgosesia cede l’8,05%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 277 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45
La Borsa italiana cede lo 0,9% e sul listino principale troviamo in rialzo solo Atlantia (+0,6%), Azimut (+3,2%), Campari (+1%), Cnh Industrial (+0,4%), Eni (+0,1%), Ferrari (+0,6%), Luxottica (+0,5%), Moncler (+2,1%), Pirelli (+0,1%), Recordati (+0,3%), Saipem (+1,1%), Unipol (+1,3%) e UnipolSai (+0,3%). Stm, invece, si trova in parità. I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,7%), Banco Bpm (-3,1%), Bper (-2,5%), Brembo (-1%), Buzzi (-1,4%), Enel (-0,7%), Fca (-0,8%), Generali (-0,8%), Intesa Sanpaolo (-2,1%), Leonardo (-2,1%), Mediobanca (-2,9%), Poste Italiane (-1,3%), Telecom Italia (-1,7%), Tenaris (-0,7%), Terna (-0,9%), Ubi Banca (-3,5%) e Unicredit (-3,9%). Fuori dal listino principale Italmobiliare sale del 3,7%, mentre Aedes cede il 5,1%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund raggiunge i 277 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:55
La Borsa italiana cede lo 0,7% e sul listino principale troviamo in rialzo solo Azimut (+0,9%), Campari (+0,1%), Cnh Industrial (+0,1%), Eni (+0,2%), Ferrari (+0,8%), Moncler (+1,1%), Pirelli (+0,2%), Prysmian (+0,3%), Saipem (+0,7%) e Unipol (+0,5%). Banca Mediolanum e Luxottica, invece, si trovano in parità. I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,9%), Atlantia (-0,6%), Banco Bpm (-1,9%), Bper (-1,6%), Buzzi (-1,1%), Enel (-0,8%), Fca (-0,6%), Fineco (-1,2%), Generali (-0,6%), Intesa Sanpaolo (-1,6%), Italgas (-1,1%), Leonardo (-0,9%), Mediaset (-0,8%), Mediobanca (-2,6%), Poste Italiane (-1%), Snam (-1,1%), Stm (-0,6%), Telecom Italia (-0,8%), Terna (-1,1%), Ubi Banca (-3%) e Unicredit (-2,4%). Fuori dal listino principale Clabo sale del 5,2%, mentre Aedes cede il 6,3%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 275 punti base.
PIAZZA AFFARI CON GLI OCCHI PUNTATI SULLA TURCHIA
L’inizio di settimana non offre molti dati macroeconomici. Alle 10:00 l’indice dei prezzi al consumo in Italia per il mese di luglio: le stime sono per un incremento dello 0,3% che a livello annuale significa un aumento dell’1,4%, in linea con i mesi precedenti. Alle 11:45 un’asta di Btp italiani con scadenza a sette anni: in precedenza i rendimenti erano stati pari al 2,31%, ma non è detto che non ci sia un rialzo, soprattutto dopo la recente volatilità sullo spread. Alle 13:20 l’Opec comunicherà nel suo report mensile la produzione di petrolio nel mese di Luglio. Alle 15:00 un’asta di titoli di Stato francesi con scadenza a sei mesi e un anno: in entrambi i casi è previsto un rendimento negativo di mezzo punto percentuale. Alle 17:30, infine, un’asta di Buoni del Tesoro americano con scadenza a tre e sei mesi: nella scorsa asta i rendimenti erano stati di poco superiori al 2% e le previsioni non prevedono grossi cambiamenti. Gli occhi saranno naturalmente puntati oggi ancora sulla Turchia.
Venerdì Piazza Affari ha chiuso con un ribasso del 2,51% a quota 21.090 punti. Il Ftse Mib era arrivato a perdere oltre tre punti percentuali. Meglio le altre borse europee che hanno mostrato però cali pesanti: il Dax ha ceduto due punti percentuali. Sulle tensioni turche a pagare dazio sono state soprattutto le banche: Unicredit, la più esposta, è stata la peggiore con un calo di oltre quattro punti percentuali. Molto male anche Intesa Sanpaolo che ha ceduto il 3,65%. La giornata è stata negativa anche per i titoli di Stato. Sulle tensioni internazionali lo spread fra Btp e Bund è volato a 268 punti base. In rialzo anche il rendimento del Btp decennale che ha toccato così il 2,99%.