Nonostante si tratti, a suo modo, di un fatto storico nel settore nel nostro Paese, la firma del primo contratto collettivo di Ryanair col proprio personale non ha soddisfatto pienamente tutte le sigle sindacali che, di fatto, sono al momento spaccate e con Filt Cgil e Uiltrasporti che hanno già annunciata presto una giornata di agitazione. Ma quale è il motivo? A detta loro, il contratto collettivo andrebbe chiamato più che altro “regolamento aziendale” dato che non ha tutti i crismi richiesti dal diritto italiano. Non solo: secondo le due sigle, non garantirebbe né “la libertà di affiliazione sindacale” e impedirebbe anche, durante tutta la durata del contratto ai lavoratori di poter aderire alle varie iniziative dei sindacati. Infine, causa esiguità degli investimenti messi in campo da Ryanair, i piloti sarebbero obbligati a pagare la loro stessa divisa e, al pari dell’equipaggio di bordo, non avrebbero il pasto assicurato durante il servizio. (agg. di R. G. Flore)
CGIL E UILTRASPORTI ANNUNCIANO SCIOPERO
Non tutti i sindacati sono rimasti soddisfatti dell’accordo firmato ieri con la compagnia di volo irlandese. Fiat Cgil e Uiltrasporti infatti si sono chiamati fuori e annunciano un nuovo sciopero. Le due organizzazioni hanno infatti commentato che non è un contratto collettivo come invece sostiene Anpac, “in quanto regolato dal diritto irlandese e non da quello italiano”. Dopo aver inviato a Ryanair e all’Anpac una lettera di diffida nell’applicare diversi punti dell’accordo, i due sindacati hanno annunciato uno sciopero nei prossimi giorni di piloti e assistenti di volo: «contro questo accordo e per l’avvio, finalmente, di una trattativa seria con tutte le organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori Ryanair» (Agg. Paolo Vites)
PRELIEVI FISCALI IN IRLANDA
E’ un accordo storico perché non ha precedenti in Europa. Così commenta Anpac a proposito del contratto collettivo firmato dai piloti della compagnia irlandese Ryanair in Italia. Naturalmente riguarda solo i piloti della compagnia che fanno base in Italia, ma apre un precedente per tutti gli altri paesi europei. I lunghi mesi di battaglie sindacali e di scioperi hanno dunque ottenuto il risultato sperato. Ci sono voluti infatti otto mesi di trattative per arrivare a questo traguardo. Mancano ancora però die punti da raggiugnere, dice il sindacato, sul piano fiscale al fine di finalizzare il versamento dei prelievi fiscali da parte di Ryanair in Italia. Infatti l’accordo bilaterale obbliga la compagnia aerea a versare tali rilievi in Irlanda anche per i dipendenti che operano in Italia (Agg. Paolo Vites)
ACCORDO SENZA PRECEDENTI
L’ANPAC ha deciso di parlare in merito a quelli che sono i cambiamenti effettuati da Ryanair che ha fatto firmare ai suoi piloti italiani il primo contratto collettivo nazionale di lavoro. Secondo quanto riportato da IlPost.it l’Associazione nazionale piloti aviazione commerciale (ANPAC) avrebbe sottolineato come questo nuovo contratto agevoli: “Maggiori tutele nei confronti dei piloti italiani e grandi garanzie oltre ovviamente a un congruo riconoscimento economico”. Si tratta sicuramente di un passo verso una crescita enorme dell’azienda pronta a voltare pagina e a mettere l’acceleratore per rimediare agli ultimi mesi di grande difficoltà. La compagnia area low cost era andata in crisi proprio per i continui scioperi dei piloti, che non si sentivano tutelati, e quindi l’obbligo a sospendere diversi voli andando a risarcire i consumatori. Ora ci si può rialzare con l’obiettivo di non cadere più in queste situazioni, con la lezione di dover dare ai propri dipendenti tutto quello di cui hanno bisogno. (agg. di Matteo Fantozzi)
BUSTE PAGA, CONGEDI E TFR
Primo contratto collettivo nazionale di lavoro per i piloti italiani di Ryanair. Dopo otto mesi di trattative tra la compagnia e Anpac, unica sigla riconosciuta, è arrivata la firma. Il testo, redatto in lingua inglese, è già stato votato dai piloti: lo hanno approvato con il 72% dei sì. Per l’Anpac è un accordo storico: il primo dato che emerge dalla lettura dell’accordo è l’aumento economico e la nuova struttura della busta paga, dove entrano voci che prima non erano presenti, come il contributo per il fondo di sanità integrativa, Sanivolo, e di previdenza complementare, Fondaereo, o il Tfr che spoa quasi il 7,5% del costo del lavoro lordo. Per Anpac ora saranno comunque necessarie ulteriori azioni sul piano fiscale che dovranno essere implementate con con l’intervento del governo, attraverso i ministeri dell’Economia e dei Trasporti, «per finalizzare il versamento dei prelievi fiscali da parte Ryanair in Italia al contrario di quanto avviene oggi, a causa dell’applicazione dell’accordo bilaterale Italia-Irlanda, che obbliga il vettore guidato da Michael O’Leary al versamento all’Irlanda dei prelievi fiscali fatti ai dipendenti che operano in Italia». (agg. di Silvana Palazzo)
UN MODELLO PER L’EUROPA
Il primo contratto collettivo dei piloti di Ryanair firmato in Italia apre davvero a una grande svolta nel mondo delle compagnie aeree e soprattutto del lavoro. Quanto accade nel nostro paese dovrà essere da esempio per tutta l’Europa e su Il Foglio possiamo leggere come l’idea proprio di Ryanair sia quello di riproporre questo come modello per tutto il vecchio continente. Si tratta di un passo in avanti nei diritti dei lavoratori dopo gli scioperi che di fatto hanno minato in questa estate le finanze della nota compagnia aerea low cost. Alla fine quindi le proteste pacifiche dei piloti sono servite per ottenere quelli che alla fine erano i loro diritti. Per fortuna il nostro paese per una volta viene preso come spunto per fare qualcosa di importante, vedremo quali saranno i tempi effettivi affinché sia tutto regolamentato. (agg. di Matteo Fantozzi)
ORA TOCCA ALL’IRLANDA?
Alla fine Ryanair ha raggiunto l’accordo con i propri piloti in Italia. Dopo mesi turbolenti durante i quali la compagnia aerea irlandese ha perso utili, anche per via dei numerosi scioperi del personale, alla fine Ryanair ha ceduto alle richieste dei propri dipendenti, firmando il primo contratto collettivo a livello europeo della stessa azienda. Soddisfatto il sindacato Anpac, che esprime: «Grande soddisfazione per il risultato ottenuto che dà maggiori tutele e garanzie, oltre che un congruo riconoscimento economico, ai Piloti Ryanair rendendo concreto il percorso di armonizzazione del vettore irlandese iniziato alla fine dello scorso anno». Sulla questione è intervenuto anche Eddie Wilson, il capo del personale, che si è augurato che il nuovo accordo italiano venga ora esteso anche all’Irlanda: «Accogliamo con favore questo primo contratto collettivo con i nostri piloti italiani e speriamo che sarà presto seguito da un accordo simile anche in Irlanda». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PRIMO CONTRATTO COLLETTIVO FIRMATO
Svolta in casa Ryanair. Nelle scorse ore i piloti in Italia della compagnia hanno raggiunto un accordo con la stessa azienda irlandese per sottoscrivere il primo Contratto Collettivo di Lavoro. Un traguardo raggiunto dopo ben 8 di mesi di trattative: «Un avvenimento storico per il vettore irlandese – spiega l’Anpac attraverso un’apposita nota – in quanto il contratto collettivo di lavoro di diritto italiano sottoscritto è anche il primo contratto collettivo di lavoro del personale navigante di Ryanair siglato in Europa». Stando a quanto aggiunto dall’associazione, l’accordo è stato sottoscritto dalla maggiore parte dei 300 piloti associati.
RICONOSCIUTO ANCHE IL TFR AI PILOTI
Ryanair, si legge su Repubblica.it, grazie a questo accordo riconosce a tutti i propri dipendenti quanto previsto dall’Italia in merito al Tfr, introducendo il Fondaereo. «fondo previdenziale complementare contrattuale, della contribuzione a Sanivolo, cassa di assistenza sanitaria integrativa, del pagamento dei contributi previdenziali e del riconoscimento pieno delle tutele sociali per maternità e paternità». Stando a quanto afferma l’associazione, servirà comunque l’intervento del ministro dell’economica e dei trasporti, per finalizzare l’accordo in termini fiscali.