La Nota di aggiornamento al Def (Documento di programmazione economica finanziaria) è stata approvata all’unanimità dal Consiglio dei ministri. Scopriamo dunque cosa prevede la manovra finanziaria voluta da M5s e Lega, che hanno vinto la resistenza del ministro dell’Economia Giovanni Tria e ottenuto la previsione di un deficit al 2,4%. L’accordo prevede un primo avvio della flat tax per oltre un milione di partite Iva, ma anche reddito e pensione di cittadinanza, una nuova rottamazione delle cartelle, il superamento della legge Fornero e un fondo da 1,5 miliardi per coloro che sono stati truffati dalle banche. Questi sono i punti principali in vista della predisposizione della nota di aggiornamento del Def. Partiamo dal punto che ha suscitato più tensioni: reddito e pensione di cittadinanza. Si tratta di un primo “assaggio” da 10 miliardi. Secondo i calcoli del M5s, coinvolgerà 6,5 milioni di persone che sono ora sotto la soglia di povertà. Partirà sicuramente anche un rafforzamento dei centri per l’impiego. C’è stato anche il via libera alle pensioni di cittadinanza con una soglia di 780 euro per le pensioni minime.
FLAT TAX, PENSIONI E PACE FISCALE
La flat tax per ora riguarderà le piccole imprese: è in arrivo un prelievo fisso del 15% che – secondo i calcoli della Lega – riguarderà oltre un milione di italiani. Si tratta di fatto di un allargamento del fisco forfettario che include l’Iva. Il beneficio nel 2019 riguarderà l’imposta sul valore aggiunto mentre nel 2020 si sposterà sui redditi guadagnati. Per gli altri cittadini si arriverà a due aliquote: 22 e 33 per cento a fine legislatura. Uno dei temi più attesi era però quello delle pensioni: si potrà andare anticipatamente in pensione attraverso il meccanismo Quota 100. Riguarderà almeno 400mila persone e, secondo la maggioranza, si tradurrà in altrettanti posti di lavoro per i giovani. Si ipotizzava un fondo di 500 milioni di euro per i “truffati dalle banche”, ma il vicepremier Luigi Di Maio ha parlato di un miliardo, invece si è arrivati a trovare 1,5 miliardi per un fondo ad hoc alimentato dai conti dormienti. La manovra finanziaria prevede anche la “pace fiscale”, cioè la chiusura delle cartelle Equitalia. Avrà un impatto una tantum sui conti. È stata indicata una soglia fino a 100mila euro, ma potrebbe non essere stata fissata nell’accordo.
NO AUMENTI IVA, MANUTENZIONE DOPO CROLLO PONTE GENOVA
Nel comunicato con cui è stata annunciata l’approvazione del NaDef 2018 sono stati esplicitati altri punti. La manovra finanziaria 2018 prevede anche la cancellazione degli aumenti dell’Iva previsti per il 2019, il taglio dell’imposta sugli utili d’impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi, politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni. Si parla poi di «rilancio degli investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato». Inoltre, è previsto «un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova».