Chi non paga le bollette rischia di finire nella lista dei cattivi pagatori e quindi di non poter sottoscrivere nuovi contratti. Il nuovo sistema è entrato in funzione oggi destando la preoccupazione di quei clienti che passando da un operatore all’altro lasciano dietro di loro bollette insolute. A tutti loro arriverà una lettera di preavviso da parte della compagnia telefonica per avvisare che hanno 30 giorni di tempo per saldare il debito, altrimenti verranno inseriti in una black list. Si tratta di un meccanismo simile a quello della centrale rischi dei cattivi pagatori delle rate di mutui e prestiti che, una volta iscritti nei Sistemi di informazioni creditizie (Sic), restano esclusi fino a 5 anni dal sistema bancario e finanziario. Da oggi debutta quindi il Simoitel, che è uno strumento di contrasto alle morosità intenzionali gravi, quindi non a qualsiasi insoluto. «Il provvedimento risponde a un’esigenza delle compagnie di fronteggiare il fenomeno di coloro che si sottraggono intenzionalmente dal pagare quanto dovuto nel passaggio da un operatore all’altro», spiega l’Asstel, associazione di rappresentanza della filiera delle Tlc, come riportato dal Fatto Quotidiano.
SIMOITEL, NIENTE LINEA A CHI NON PAGA BOLLETTE
Quello delle bollette insolute è un enorme problema economico per le compagnie telefoniche. Per questo d’ora in poi scatta la schedatura nel Simoitel, che renderà impossibile ottenere la sottoscrizione di un nuovo abbonamento per la nuova linea fissa o mobile. Il Garante della Privacy già nell’ottobre 2015 aveva dato il consenso alla creazione del registro dei morosi, impostando dei paletti stringenti per gestire la mole delle informazioni e impedire che nella banca dati possono finire anche i clienti che non pagano le bollette a causa di difficoltà economiche momentanee o per ritardi occasionali. L’inserimento avviene solo nel contemporaneo verificarsi di alcune precise condizioni. Se i clienti finissero nella lista non si ritroveranno in un girone infernale, perché pagando si ottiene il via libera per riconquistare lo status di buon pagatore. Inoltre, le informazioni sui pagamenti non regolarizzati resteranno conservate solo per 36 mesi per poi essere cancellate automaticamente. Se si salda il debito, bisogna inviare una comunicazione al gestore telefonico che comunicherà l’informazione a Crif che, dopo 7 giorni, procederà a cancellare il nominativo. Ai clienti iscritti alla lista dei cattivi pagatori resta la possibilità di richiedere una prepagata.