PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,27% e sul listino principale troviamo in rosso Azimut (-1%), Banca Mediolanum (-0,49%), Banco Bpm (-0,01%), Banca Generali (-1,96%), Bper (-0,83%), Brembo (-0,56%), Enel (-1,21%), Fca (-2,2%), Intesa Sanpaolo (-1,96%), Italgas (-0,13%), Mediobanca (-0,69%), Pirelli (-0,67%), Recordati (-3,27%), Snam (-1,08%), Ubi Banca (-0,68%) e Unicredit (-0,47%). I rialzi più significativi sono quelli di Buzzi (+2,88%), Campari (+1,87%), Cnh Industrial (+2,13%), Eni (+2,08%), Ferrari (+1,97%), Fineco (+1,9%), Generali (+0,81%), Leonardo (+2,2%), Mediaset (+1,76%), Moncler (+1,66%), Poste Italiane (+2,62%), Prysmian (+0,79%), Saipem (+2,11%), Stm (+4%), Telecom Italia (+0,74%), Tenaris (+2,98%) e Unipol (+1,25%). Fuori dal listino principale Titanmet sale del 18,87%, mentre D’Amico cede il 10,93%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,135, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 305 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45
La Borsa italiana guadagna lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,1%), Atlantia (-0,1%), Azimut (-0,7%), Banca Mediolanum (-0,2%), Banca Generali (-1,5%), Bper (-0,9%), Enel (-1%), Fca (-2%), Intesa Sanpaolo (-1,6%), Italgas (-0,5%), Mediobanca (-0,1%), Recordati (-3,1%), Snam (-1,5%), Terna (-0,7%), Unicredit (-0,7%) e UnipolSai (-0,2%). I rialzi più significativi sono quelli di Brembo (+0,9%), Buzzi (+3,1%), Campari (+1,6%), Cnh Industrial (+2,9%), Eni (+2,6%), Exor (+1,5%), Ferragamo (+0,6%), Ferrari (+3%), Fineco (+2,6%), Generali (+0,6%), Leonardo (+3%), Luxottica (+1,4%), Mediaset (+2,1%), Moncler (+2,4%), Pirelli (+1,2%), Poste Italiane (+1,7%), Prysmian (+2,4%), Saipem (+3,4%), Stm (+5,4%) e Tenaris (+2,7%). Fuori dal listino principale Fiera Milano sale dell’8,8%, mentre Gimatt cede il 12,4%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,135, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 302 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 11:30
La Borsa italiana guadagna lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,3%), Azimut (-0,3%), Banca Mediolanum (-0,2%), Banca Generali (-0,6%), Enel (-0,6%), Fca (-2,9%), Intesa Sanpaolo (-0,8%), Pirelli (-1,3%), Recordati (-1,7%), Snam (-1%) e Terna (-0,6%). I rialzi più significativi sono quelli di Banco Bpm (+2,6%), Bper (+0,9%), Brembo (+1%), Buzzi (+2,4%), Campari (+1,1%), Cnh Industrial (+2,7%), Eni (+1,9%), Exor (+0,7%), Ferrari (+1,9%), Fineco (+2,8%), Generali (+0,9%), Leonardo (+2,6%), Luxottica (+1%), Mediaset (+1%), Moncler (+2,2%), Poste Italiane (+2,2%), Prysmian (+2,5%), Saipem (+3,1%), Stm (+4,4%), Tenaris (+2,3%), Ubi Banca (+0,8%) e Unipol (+1,2%). Fuori dal listino principale Clabo sale dell’8,9%, mentre Biesse cede il 6,7%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,135, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 302 punti base.
PIAZZA AFFARI RIPUNTA A QUOTA 19.000
Giornata macroeconomica con alcuni dati interessanti. Alle 8:00 le vendite al dettaglio in Germania per il mese di settembre: le attese sono per un aumento dello 0,5%. Alle 10:00 il tasso di disoccupazione in Italia per il mese di settembre: gli analisti stimano un lieve peggioramento rispetto alla rilevazione precedente con il dato che dovrebbe portarsi al 9,9%. Alle 11:00 l’inflazione dell’area Euro annualizzata a ottobre: le previsioni sono per un dato pari al 2,1%, in linea con la rilevazione precedente. Sempre alla stessa ora anche il tasso di disoccupazione dell’intera area Euro: questo è stimato stabile all’8,1%. Alle 13:15 dagli Usa la variazione dell’occupazione non agricola nel mese di ottobre: il dato è rivisto al ribasso rispetto al precedente. Gli analisti si aspettano infatti un aumento di 189 mila unità, peggio delle 230 mila precedenti. Infine, alle 15:30 le scorte settimanali di petrolio.
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un ribasso dello 0,22% a quota 18.998 punti. Tutta la seduta è stata negativa con le perdite che erano arrivate fino a un punto percentuale. Giù i titoli bancari: Intesa Sanpaolo ha ceduto lo 0,2%, mentre Unicredit ha perso oltre mezzo punto percentuale. Si è salvata solo Banco Bpm che ha mostrato un rialzo dell’1,7%. Sul fondo del listino si è classificata, invece, Fca che ha mostrato una perdita di oltre tre punti percentuali. Male anche le utility con A2A che è stata fra le peggiori con un ribasso dell’1,9%. Meglio Enel che è riuscita a limare le perdite, mostrando una flessione solo dello 0,3%. Lo spread fra Btp e Bund è salito a quota 311,5 punti base. In rialzo anche il rendimento del Btp decennale che si è portato al 3,49%.