USA vs CINA/ La guerra tra due nazioni costrette (dai soldi) a essere amiche
Usa e Cina sono due paesi con interessi economici convergenti, che pure devono combattersi anche a suon di colpi bassi in campo tecnologico
Von Clausewitz scrisse che “la guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi”. Quello che non poteva prevedere era la misura in cui, duecento anni dopo, le armi utilizzate avrebbero reso indistinguibile la trasformazione della seconda nella prima. Così accade che il Canada arresta il direttore finanziario di Huawei Meng Wanzhou, figlia del fondatore dell’azienda, appena mette piede sul suo territorio perché la multinazionale cinese è accusata di avere violato le sanzioni contro l’Iran. Il governo cinese protesta e convoca gli ambasciatori degli Stati Uniti (che hanno spiccano il mandato di arresto) e del Canada (che lo ha eseguito), secondo le autorità di Pechino in violazione di accordi bilaterali esistenti tra i due paesi.
Tutto questo accade dopo che i media di tutto il mondo riportano la notizia che alcuni subfornitori cinesi avrebbero installato sulle schede madri di Supermicro, produttore di componentistica hardware statunitense, una backdoor (di fatto un virus informatico che consente l’accesso illecito da remoto). Il componente sarebbe installato su migliaia di server presenti anche nei sistemi di istituzioni federali, oltre che in quelli di operatori come Apple e Facebook.
Questi sono soltanto gli ultimi due capitoli dello scontro tra due grandi nemici, costretti a essere inevitabilmente amici per ragioni di opportunità economica. Se la Cina non può trascurare che l’economia statunitense è il suo principale cliente, allo stesso modo Washington non può dimenticare il peso che i fornitori cinesi hanno per la competitività della azienda hi-tech della Silicon Valley.
Qualcuno potrebbe legittimamente domandarsi per quale ragione, in presenza di interessi di base convergenti, i due si scambino colpi più o meno bassi. Nella percezione dei due contendenti il punto è probabilmente quello di mantenere l’equilibrio. Così se un oscuro produttore cinese minaccia la sicurezza dei grandi gruppi Usa, la Casa Bianca colpisce un’azienda leader cinese, tra l’altro diretta concorrente di big player statunitensi come Cisco e Ibm, per rimettere le cose a posto.
Tutto continuerà a funzionare fino a quando il linguaggio “scientifico” per cui a ogni azione corrisponde una reazione uguale contraria sarà compreso. La vera domanda è fino a che punto la fisica newtoniana si applica agli essere umani che notoriamente sono più vicini all’imprevedibilità della fisica quantistica.
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