Edoardo Bove, ecco cos’è la torsione di punta: poteva essere fatale…
Il malore di Edoardo Bove rievoca immagini spaventose di una gelida giornata di Serie A tra Fiorentina e Inter, con la torsione di punta, una particolare aritmia cardiaca, che provocò l’arresto cardiaco del centrocampista ventiduenne e che gettò nel panico tutto lo stadio. Un episodio scioccante, con Edoardo Bove a suo malgrado protagonista.
Da un punto di vista medico, la torsione di punta è una forma di tachicardia ventricolare caratterizzata da battiti cardiaci rapidi e irregolari, che in alcuni casi può degenerare in fibrillazione ventricolare, con il rischio di un esito fatale. Nel caso di Edoardo Bove, fortunatamente, stiamo raccontando una storia a lieto fine, ma ora che il peggio alle spalle ci si domanda quale futuro ci sia per il giocatore nel mondo calcio.
Il malore di Edoardo Bove: la torsione di punta e il suo futuro nel mondo del calcio: quali prospettive?
L’episodio ha inevitabilmente cambiato le prospettive di Edoardo Bove, che ora sta seguendo un percorso di recupero per valutare il suo ritorno all’attività agonistica. Le linee guide per un caso simile a quello di Edoardo Bove “prevedono che non è idoneo all’attività sportiva agonistica, a causa della elevata possibilità di recidive” spiega il dott. Iacopino sul portale gvmnet.it, dove offre un’esauriente panoramica sulle implicazioni per gli atleti.
Ogni decisione sul futuro di Edoardo Bove sarà dunque presa in base alle valutazioni mediche. Ricordiamo che in alcuni campionati esteri le normative sono meno restrittive rispetto alla Serie A e che non si può escludere nessun scenario a priori. Oggi probabilmente è ancora presto per ipotizzare una permanenza in Italia o un trasferimento all’estero, ma prima o poi Edoardo Bove dovrà attuare riflessioni profonde tra carriera e salute personale.