LA BUONA SCUOLA/ Più fondi e meno burocrazia: le proposte al governo Renzi

- La Redazione

Il Comune di Bari ha formulato insieme a dirigenti e insegnanti delle proposte a proposito della riforma”La buona scuola” da inviare al governo. Vediamo di cosa si tratta.

scuola_studenti_abbraccioR439 Immagine di archivio

Il Comune di Bari ha formulato insieme a dirigenti e insegnanti delle proposte a proposito della riforma”La buona scuola”, promossa dal ministro all’Istruzione Stefania Giannini, da inviare al governo. L’evento si è tenuto venerdì pomeriggio presso il liceo classico Orazio Flacco di Bari. Diverse le proposte che ne sono scaturite: garanzie per evitare che la scuola pubblica diventi prerogativa dei privati, tempi più celeri per accedere alla carriera di insegnanti, l’addio ai documenti cartacei, un albo per offrire servizi di baby sitting e ripetizioni in orari extracurriculari. Le proposte sono scaturite da sei tavoli tecnici. Eccoli: assunzioni docenti, formazione e carriera, autonomia, valutazione, digitalizzazione e burocrazia zero, ripensare ciò che si impara a scuola, fondata sul lavoro e le risorse. “Hanno partecipato all’evento più di 150 persone – spiega l’assessore Paola Romano – iscritte ai tavoli che affrontavano la discussione sui sei temi di cui si compone la proposta di legge di riforma nazionale “La buona scuola”. Tutti i tavoli hanno raggiunto un obiettivo comune. Erano presenti all’incontro rappresentanti delle scuole pubbliche, scuole private, sindacati, docenti di ruolo e docenti precari, studenti. Tra le richieste formulate c’è quella di ridurre il numero di allievi per classe, l’aumento degli investimenti pubblici, la frequenza obbligatoria della scuola dell’infanzia. Un’altra proposta interessante è quella che riguarda l’istituzione in ogni scuola di un network per ex alunni. (Serena Marotta)







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