A Bologna non si trova l’accordo tra genitori e sindaco per la mensa, così domani i genitori faranno lo sciopero del panino. La riunione si è tenuta ieri sera in via Ca’ Selvatica, tra il sindaco Virginio Merola e i genitori del Comitato 0-6 e dell’Osservatorio mense di Bologna. “Non è sostenibile far passare l’idea che siamo in una situazione di allarme sui pasti che diamo ai nostri bambini a scuola, insomma, non è così e lo sapete anche voi”, sbotta il primo cittadino. Mentre i genitori si lamentano e domandano: “Vogliamo sapere da dove arrivano frutta e verdura?”, “Ma che carne mangiano i nostri bambini?”, “Vogliamo la certificazione di tutta la filiera”. Intanto alla riunione – due ore piene – non si trova nessun accordo e infatti si conclude per lo sciopero indetto per domani: i genitori daranno il panino ai loro figli e la disdetta del pasto servito da Seribo, che tuttavia garantirà il servizio. Il sindaco dunque ha replicato analizzando i vari punti: il biologico aumentato, il capitolo lavastoviglie per sostituire i piatti di plastica, lo stanziamento per le materne di centomila euro nel bilancio 2014, lavastoviglie installate tra gennaio e febbraio in 40 scuole materne. Altri centomila euro sono stati inoltre previsti per il bilancio 2015. Entro domani, arriveranno stoviglie eco-compatibili proprio dove non ci sono ancora le lavastoviglie. “A parità di costo, abbiamo ottenuto da Seribo il servizio di pulizia dei refettori, l’aumento al 71% di prodotti bio, Igp, Dop e a chilometro zero e l’introduzione delle lavastoviglie”. Poi il capitolo utili accende ancora di più gli animi. E continuano ad essere alti quando Sebastiano Moruzzi dell’Osservatorio mense parla dei 98.000 euro, introiti dovuti al nuovo sistema tariffario introdotto nel 2013: le famiglie chiedono un conguaglio, mentre il Comune userà questi soldi per sconti sulle famiglie che hanno più figli. (Serena Marotta)