I conti degli atenei siciliani non vanno bene, niente sostituzioni dei professori che vanno in pensione, ma solo un turnover di professori e ricercatori. Lo stabilisce un decreto (provvisorio) sui cosiddetti “puntiorganico”, che disciplina le nuove regole per le assunzioni all’Università per il triennio 2015/2017. «Quello dei puntiorganico è un sistema che dà enfasi alle entrate. Il nostro unico indice ancora da migliorare è il rapporto tra spese di personale e entrate totali: per adeguarlo potremmo aumentare le tasse agli studenti ma è una soluzione che socialmente e politicamente non mi sento di proporre», ha detto Roberto Lagalla, rettore dell’Università di Palermo, a “La Repubblica”. Ma quando si potrà assumere? “Quando il governo potrà emanare il decreto definitivo”, ha chiarito il rettore. La normativa stabilisce che, a livello nazionale, si potranno coprire solo il 50 per cento dei posti vacanti e nella distribuzione degli 814 puntiorganico disponibili, verranno premiati con quote maggiori di insegnanti gli atenei più meritevoli, mentre verranno penalizzati, proprio come accaduto agli atenei di Palermo, Catania e Messina, quelli con i bilanci da rivedere. (Serena Marotta)