Un articolo pubblicato oggi sul sito salute.aduc.it riporta al centro della discussione l’ormai massiccio uso di droghe leggere che fanno i ragazzi tra i 14 e i 18 anni, la fascia di età che frequenta le scuole medie superiori. Un fenomeno quasi di massa in quanto come si spiega nell’articolo il consumo di droghe leggere è aumentato moltissimo negli ultimi anni anche tra i giovanissimi, per via di una mentalità permissiva spesso vicina alla richiesta di legalizzazione. Non è un problema per i ragazzi trovare la droga per fumare spinelli, tutt’altro. Nell’articolo ci si chiede allora quali metodologie usare per combattere questa situazione. Docenti, presidi e genitori infatti appaiono alquanto confusi. Si ipotizzano test anti droga, si fa ricorso alla repressione con interventi della polizia in classe, si organizzano incontri pubblici di dissuasione dall’uso a cui gli studenti non partecipano. L’articolo spiega poi che normalmente la prassi che si segue quando in una scuola si sorprende uno studente con uno spinello, è quella della nota con sospensione dalle lezioni, con rischio di perdere l’anno scolastico. Non va bene, si dice nell’articolo perché “Cosa ne sarà di questa persona che ha subito questo provvedimento, come si rapporterà con la società, e siamo sicuri che si sentirà così in colpa che giustificherà il provvedimento che ha subito e non avrà invece una reazione di rifiuto verso l’autorità?”.