Continua a ricevere critiche il concorso scuola 2016 ancora in corso in alcune regioni. Il sindacato Anief torna infatti a contestare il tetto del 10% di candidati idonei inseriti nelle graduatorie di merito. Secondo l’organizzazione sindacale è necessario anche “consentire lo scorrimento delle graduatorie di merito per il 50% delle immissioni in ruolo. Ruoli, peraltro, da garantire subito ai vincitori rimasti senza posto per tante, troppe classi di concorso e che attendono con trepidazione che venga riconosciuto il giusto premio ai loro sacrifici e al loro merito”. Non solo questa questione ma anche la legge di Stabilità e la Buona scuola sono i motivi dell’annunciato sciopero nazionale: il sindacato Anief ha infatti indetto un’agitazione per lunedì 14 novembre con contestuale manifestazione in piazza Montecitorio a Roma.
Arriva ancora una denuncia per quanto riguarda il concorso scuola 2016. L’Adida, l’Associazione Docenti Invisibili Da Abilitare, come riportato da OrizzonteScuola, sottolinea infatti che il “governo è al capolinea almeno nel mondo della scuola”. Il motivo? Un braccio di ferro tra Palazzo Chigi e Miur sulla Legge 107, la cosiddetta Buona scuola, e sul concorso scuola 2016. L’Adida spiega che “mentre Renzi bacchetta il suo Ministro dell’istruzione, ammettendo gli errori di gestione e promettendo di mettere mano al sistema scolastico, la Giannini non demorde e conferma la linea assunta finora, ribadendo nuove regole per la formazione e il reclutamento e nuovi concorsi”. E aggiunge che “mentre il Ministro Giannini mostra la sua consueta sicumera, il Primo Ministro cerca di smussare il dissenso facendo dimenare la solita carota. Certo, dopo essere stati stigmatizzati come asini, dopo gli esiti dell’ultimo concorso, la tentazione è forte ma temo per loro che potranno restare delusi, perché le vessazioni subite e le ingiustizie sono troppe e troppo gravi per poter essere cancellate con un colpo di matita copiativa!” (clicca qui per leggere tutto)
Il concorso scuola 2016 continua in alcune regioni nonostante l’anno scolastico sia ormai iniziato. Per quanto riguarda la classe di concorso per l’infanzia nel Lazio, come riporta OrizzonteScuola, è in arrivo ora ai candidati che hanno effettuato le prove scritte l’esito del test. L’Ufficio scolastico regionale sta infatti inviando le mail ai docenti per comunicare ai candidati l’avvenuto superamento delle prove scritte svolte il 31 maggio scorso. Si tratta di un risultato che è stato atteso a lungo dai docenti: i candidati che hanno superato il test potrebbero ora essere costretti a richiedere permessi e aspettative per prepararsi per gli orali. Quando l’Ufficio scolastico regionale del Lazio pubblicherà l’elenco completo degli ammessi agli orali sul proprio sito si potrà valutare la percentuale di ammessi e quanti mesi occorreranno per svolgere la prova.
Non si placano le polemiche sul concorso scuola 2016 che non è ancora concluso in tutte le regioni nonostante la conclusione delle prove fosse prevista entro l’estate per permettere l’immissione in ruolo dei vincitori nell’anno scolastico 2016/2017. Riguardo alle prove del concorso scuola 2016 ancora in corso OrizzonteScuola pubblica una lettera-denuncia di un gruppo di docenti della Regione Liguria abilitati all’insegnamento della lingua spagnola. Gli insegnanti raccontano di essere in attesa di sostenere gli orali: “Abbiamo sostenuto la prova scritta in data 9 maggio 2016 a Milano, in quanto lo svolgimento e la correzione delle prove della classe di concorso di spagnolo della Liguria sono stati affidati all’Ufficio Scolastico della Lombardia. Dopo più di cinque mesi dalla prova scritta e numerose telefonate all’Ufficio Scolastico per chiedere informazioni al riguardo, non siamo ancora a conoscenza dei risultati e nemmeno dei motivi di tale ritardo”. Questi docenti che hanno partecipato al concorso scuola 2016 sottolineano poi che questo ritardo potrebbe avere conseguenze negative sul loro insegnamento: “Crediamo che ciò ci ponga in una situazione di svantaggio rispetto ai nostri colleghi che hanno concluso le prove nei tempi stabiliti, in quanto, chi di noi risulterà ammesso alle prove orali, dovrà sostenerle in corso d’anno, ricorrendo a ferie o permessi non retribuiti e ostacolando il regolare svolgimento delle lezioni, già, come noto, fortemente compromesso” (clicca qui per leggere tutto).