Ancora polemiche sul concorso scuola 2016, il cui bando atteso per i primi di dicembre non è ancora stato pubblicato a oltre due mesi dalla data prevista. Sul bando l’Associazione sindacale professionale Anief contesta al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, i numeri delle assunzioni forniti: “Risulta che le ‘effettive assunzioni nell’a.s. 2015/16’ sono state di ‘86.076 docenti, numero storico’. Per Giannini si tratterebbe di ‘un dato importante: prima dell’avvio del piano, i docenti nelle GaE erano 134.393, a conclusione, abbiamo ridotto di due terzi questo fenomeno, oggi 44.892 iscritti nelle GaE che nel corso del triennio, potranno usufruire del 50% delle assunzioni’. Premesso che le immissioni in ruolo per metà da concorso pubblico e per metà da graduatorie ad esaurimento, dove sono collocati docenti abilitati e già selezionati, non è una concessione di questo governo ma la naturale attuazione della legge vigente che regola il reclutamento, dalla differenza degli iscritti nelle GaE precedentemente alla Buona Scuole e dopo le 86mila assunzioni effettuate, mancherebbero infatti all’appello circa 10mila unità: nel computo del titolare dell’Istruzione non sono stati considerati, ad esempio, gli stabilizzati attraverso le graduatorie di merito, assunti perché idonei dei concorsi a cattedre ed immessi in ruolo anche attraverso il piano straordinario di immissioni in ruolo della Buona Scuola”.
Dovranno dimostrare una “competenza passiva” della lingua inglese i docenti che parteciperanno al concorso scuola 2016. Ma sarà premiato anche chi ha una competenza attiva. Ad affermarlo è stato nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini in merito al concorso scuola 2016. I quesiti in lingua straniera erano stati al centro delle polemiche nelle ultime settimane: gli insegnanti avevano contestato il fatto di non esser giudicati solo sulla propria materia di insegnamento e il Miur è corso ai ripari cambiando i criteri di valutazione. Il bando di concorso scuola 2016 non è ancora stato pubblicato ma i docenti si chiedono già come avverrà adesso la valutazione della lingua straniera. Con tutta probabilità, spiega il sito di riferimento OrizzonteScuola, le domande saranno riformulate per tener conto, come ha sottolineato il ministro “che c’è una platea di insegnanti che ha una competenza più passiva” e saranno dunque presentati quesiti non aperti, ma a risposta multipla o chiusa.