Si avvicina la pubblicazione del bando del concorso scuola 2016, dopo la firma da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del Regolamento sulle nuove classi di concorso, ma i docenti continuano a contestare la selezione. In particolare, secondo gli insegnanti il concorso che mette a bando, per l’assunzione a tempo indeterminato, 63.712 posti (suddivisi in 52.828 posti comuni, 5.766 posti di sostegno, 5.118 posti per il potenziamento), è “inutile” per i docenti già abilitati TFA: la selezione andrebbe invece fatta per titoli. E gli insegnanti scelgono anche i social network, soprattutto Twitter, per sfogarsi: “matteorenzi @SteGiannini @megmalp non vedo l’ora di avere una matita copiativa in mano! Ma non per fare il #concorsoscuola #MIDAperRUOLO; @matteorenzi hai dimenticato di scrivere quanto danno stai provocando con quella porcheria che è #labuonascuola e peggio col #concorsoscuola; @matteorenzi #concorsoscuola inutile! CONCORSO TITOLI; GAE @CoordNazTFA @precmid 1milioneVotiPersi @Mov5Stelle ringrazia!; @PuglisiPD la 2fascia é stata già valutata sulla didattica! #concorsoscuola inutile! #abilitatiTFA #MIDAperRUOLO CONCORSO TITOLI ; GAE; @PuglisiPD altra gaffe! #abilitatiTFA #MIDAperRUOLO già plurivalutati su didattica! #concorsoscuola inutile se non per titoli!”
Mentre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha apposto la propria firma sul Regolamento sulle nuove classi del concorso scuola del 2016 per l’assegnazione di oltre 63 mila posto, il Miur è costretto ad un lavoro extra per via dell’elevato numero di docenti che hanno presentato domanda per il bando del concorso scuola 2016. Questo ha imposto al Miur la necessità di riaprire la piattaforma per la rilevazione della aule informatiche presso le quali effettuare la computer based. Il Miur dovrà entro il prossimo 19 febbraio, reperire tutte le aule necessarie che dovranno essere munite di una sola postazione in grado di consentire il collegamento ad internet mentre tutte le altre saranno collegate ad una rete interna che non permetterà di navigare sul web. Altro vincolo delle postazioni informatiche è che essere dovranno in qualsiasi caso non consentire la cancellazione della prova e dei dati del relativo candidato. Non resta che attendere il 19 febbraio per saperne di più.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato, secondo quanto riportato da Orizzonte Scuola, il Regolamento sulle nuove classi del concorso 2016, con il quale lo Stato dovrebbe assumere 63.712 docenti. Si tratterebbe del decreto su “Disposizioni per la razionalizzazione e l’accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento a norma dell’articolo 64, comma 4, lettera a), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”. Schemi di tale accorpamenti giravano già nei mesi scorsi e sono noti al mondo della scuola. Le classi di concorso passano da 168 a 113. Firmato il regolamento che istituisce le nuove classi di concorso, non dovrebbe mancare molto per la pubblicazione del bando, fortemente atteso da tutto il mondo della scuola. “I bandi di concorso che stiamo per licenziare prevedono l’assunzione di 63.712 docenti per la scuola dell’infanzia per la primaria e secondaria di primo e secondo grado e per il sostegno” ha detto il ministro Giannini venerdì rispondendo all’interpellanza dei deputati Pd Gianni Cuperlo e Filippo Fossati di Sinistradem sule modalità concorsuali previste. In particolare, l’interpellanza paventava “il rischio di spingere i candidati verso il recupero di un nozionismo superfluo della propria disciplina e l’acquisizione frettolosa di quello afferente alle discipline nuove confluite nelle classi di concorso accorpate”. In risposta, il ministro Giannini ha anticipato lo schema delle prove ei punteggi: “Una lezione e una prova scritta con 8 quesiti, che richiederanno competenze di carattere didattico più che contenutistico. 40 saranno i punti per le prove orali e 20 per lo scritto. Il candidato supererà la prova con un punteggio uguale o superiore ai 28 punti”. Così il ministro Giannini. Ora che il capo dello Stato ha firmato il Regolamento, non dovrebbero esserci impedimenti tecnici alla diffusione del bando, anche se date ufficiali ancora non ci sono. Il altri termini, il via libera ora è solo questione politica.
Il mondo della scuola attende con ansia la pubblicazione del bando di concorso scuola docenti da effettuarsi nel 2016. Il bando, che sarebbe dovuto uscire entro dicembre 2015 secondo quanto previsto dalla legge 107/2015 (Buona Scuola), è però in ritardo. Ieri Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, in un suo tweet si è rivolta ai docenti abilitati: “#abilitatiTFA e #Midaxruolo che su tt vi fronteggiate. Il bando di concorso sarà equilibrato. E valuterà le vostre capacità didattiche”. Questo il tweet della Puglisi ai docenti abilitati. Il problema infatti è che ci sono diverse categorie di abilitati: docenti abilitati TFA e SFP e docenti abilitati tramite PAS e diploma magistrale. Ai primi vanno 5 punti per l’abilitazione, ai secondi 0,5 punti per ogni anno di servizio prestato. Ovvero: 5 punti di chi ha il Tfa valgono come 10 anni di ruolo. Una disparità, per molti. Per questo la Puglisi ha posto l’accento sull'”equilibrio” delle prove, seriamente finalizzate all’accertamento delle “capacità didattiche”. Questo concerne soprattutto l’impianto della prima prova, quella scritta, storicamente nel mirino delle critiche per il suo nozionismo. La prima prova, scritta o scritto-grafica, sarà di 150 minuti, sulla base dei contenuti previsti per ciascuna classe di concorso. Durante la sua ultima audizione alla Camera, il ministro Giannini aveva detto che il lavoro di stesura dei decreti era ancora aperto, e che quindi non era possibile anticipare nulla sulla tempistica del bando del concorso 2016. Sempre il ministro aveva però formito una tempistica di massima per l’espletamento delle prove: entro aprile 2016 la prova scritta, per concludere gli orali entro luglio e assegnare le cattedre ai vincitori a settembre 2016.
In attesa del bando del concorso scuola 2016, bando che sarebbe dovuto uscire i primi di dicembre ma che a due mesi e mezzo di distanza non è ancora stato pubblicato, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini chiarisce i punti sul sostegno. La scorsa settimana il ministro è stato in audizione in Commissione Cultura sia alla Camera che al Senato e ha difeso la scelta di un bando concorso scuola ad hoc per il reclutamento dei docenti di sostegno. Secondo quanto riportato su OrizzonteScuola, il ministro Giannini ha sottolineato che “il ‘sostegno’ fornito con una specializzazione specifica non è contrario a una scuola che sempre più diffonda la cultura dell’inclusione” e che “la specializzazione per classe specifica non è una svolta che contraddice il passato. C’è un progetto culturale dietro questa scelta”. Per il sostegno, si legge sul sito, “sono stati messi a bando concorso scuola 5.766 posti e le prove prevedono, per lo scritto, 8 quesiti a risposta aperta saranno inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di sostegno, nonché finalizzati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni disabili”.