Iniziavano ad uscire le prime date per il concorso scuola docenti 2016 con le prove orali che dovrebbero dunque partire già a fine giugno: stando alle cattedre per la classi di concorso A41 e A52 – rispettivamente scienze e tecnologie informatiche e Scienze, tecnologie e tecniche di produzione animale – ci sono già le liste e il calendario date per la regione Lombardia, con la data di inizio che parte dal 29 giugno e si concludono sabato 16 luglio. Ovviamente a seconda della cattedra di concorso e del numero di posti disponibili varieranno le date, ma intanto gli Usr regionali cominciano a stilare e pubblicare le prime liste. Per queste prove orali, tutti i candidati ammessi, ovvero quelli che evidentemente hanno ricevuto la positiva correzione della prova scritta, dovranno presentarsi alla stessa ora nel giorno in cui sono convocati, per assistere all’estrazione dell’ordine in cui sostenere la prova orale. Il Miur tramite gli Usr comunica che ci saranno postazioni informatiche come pc, proiettore e rete internet.
Non è del tutto chiaro che cosa accadrà per i ricorrenti del concorso scuola 2016 che dopo le prove scritte sta per entrare nella fase degli orali. Come riferisce il sindacato Anief sui laureati e diplomati magistrale ad indirizzo linguistico il Consiglio di Stato ha rinviato tutto al merito dunque i docenti dovranno aspettare, anche anni, prima di sapere se sarà ordinato lo svolgimento di una prova suppletiva. Nel frattempo però “per il Tar Lazio, gli ITP (insegnanti tecnico pratici, ndr) e i docenti di ruolo potranno sedersi nelle nuove prove riservate in corso di definizione da parte del Miur dopo i ricorsi presentati dal sindacato”. Inoltre sempre il Consiglio di Stato ha ammesso al concorso scuola 2016 i docenti che stanno conseguendo un titolo di abilitazione o una specializzazione presso le Università nel rispetto delle “esigenze di parità di trattamento e tutela del legittimo affidamento”. Su quest’ultimo provvedimento però l’Anief ironizza: “Sempre che non ci ripensi il Collegio visti i precedenti perché, a questo punto, la giustizia sembra agire ad orologeria o a giorni fasti e nefasti. Se discuti la causa, un giorno hai ragione, un altro hai torto”.