Finalmente è stata apposta la firma al decreto che indice la procedura di aggiornamento della III fascia delle graduatorie di istituto del personale ATA, quindi a partire dal 30 settembre fino al 30 ottobre è possibile presentare le domande, in modalità cartacea o PEC. Facciamo chiarezza sui modelli di domanda, perché sono quattro e hanno differenti scopi: quello D1 serve per le domande di inserimento, D2 per le domande di conferma e aggiornamento, D3 per esprimere sedi, e va compilato su Istanze OnLine, mentre il D4 serve per il depennato dalle graduatorie di I fascia per iscriversi in terza. Quali sedi sono esprimibili per l’inclusione nelle graduatorie di istituto? In base alla normativa vigente, si tratta degli istituti e delle scuole di istruzione primaria e secondaria, degli istituti d’arte, dei licei artistici, delle istituzioni educative, e delle scuole – ivi comprese le istituzioni educative – speciali statali. Non possono essere scelte, invece, le Accademie e i Conservatori, le istituzioni annesse diverse da qualle annesse a Conservatorio, i convitti e gli educandati annessi a istituto. (agg. di Silvana Palazzo) CLICCA QUI PER TUTTE LE MODALITÀ DI DOMANDE ATA E LE INFO DAL MIUR
GLI ERRORI PIÙ COMUNI DA EVITARE
Dopo la pubblicazione sul sito del Miur di bando e domanda per il Personale Ata 2017 è cominciata la corsa all’aggiornamento delle graduatorie per le supplenze ATA III fascia che resteranno in vigore fino all’anno scolastico 2019/20. Si tratta di un’occasione da non perdere, quindi è importante conoscere i dati da inserire nella compilazione dei modelli D1 e D2, e soprattutto gli errori da evitare per non incappare nell’esclusione dalle graduatorie ATA. Tutte le dichiarazioni richieste sono fornite in regime di autocertificazione, quindi ogni dichiarazione mendace comporta l’esclusione dalle graduatorie oltre che sanzioni. Uno degli errori più comuni da evitare è quello relativo alla presentazione della domanda in più istituti, anche se di province diverse: ciò comporta l’esclusione automatica da ogni graduatoria. La domanda va presentata in un solo istituto che diventerà capofila dei venti istituti, della stessa provincia, che andranno scelti in un secondo momento. Chi è già inserito nelle graduatorie può richiedere l’inserimento in un nuovo profilo professionale compilando il modello D1 per il nuovo inserimento. (agg. di Silvana Palazzo)
SCADENZA E DOMANDA PER LE SUPPLENZE
Il bando e la domanda per il Personale Ata 2017 sono finalmente usciti con le graduatorie di terza fascia d’istituto per tutto il personale tecnico della scuola statale italiana: dai collaboratori scolastici agli assistenti amministrativi fino ai tecnici, guardarobieri, cuochi e infermieri. Le domande per le graduatorie di terza fascia d’istituto per le supplenze nella scuola pubblica si potranno ora presentare dal 30 settembre al 30 ottobre 2017; così è stato deciso dal Miur con la pubblicazione ieri della procedura ufficiale per l’aggiornamento delle graduatorie di circolo/istituto di III fascia dell’intero personale Ata. La novità del mondo scuola prevede ora una graduatoria per il triennio 2017-2020, con la presentazione in sola modalità cartacea o PEC fino al 30 ottobre: invece, per quanto riguarda la scelta delle istituzioni scolastiche avverrà, telematicamente tramite il portale Istanze Online, secondo la tempistica che verrà comunicata dal Miur. Sono già disponibili i modelli di domanda da poter presentare: D1 per le domande di inserimento generali; D2 per le domande di conferma e aggiornamento; D3 per esprimere le sedi (da compilare su Istanze OnLine appena il Miur fornirà la tempistica adeguata); D4 per il depennamento dalle graduatorie di I fascia per iscriversi in terza.
ECCO QUALI SONO I LAVORI ATA
Sono principalmente quattro le aree in cui sono divisi i lavoratori del Personale Ata e diversi sono anche le tipologie di scuole in cui potranno essere affiliati per le supplenze: in particolare, come ribadisce lo stesso decreto di apertura dell’aggiornamento graduatorie, nell’Area A vi saranno i Collaboratori Scolastici (CS) e prevede tutte le scuole; nell’Area As potrà andare il Collaboratore scolastico addetto all’azienda agraria (CR), dunque solo negli istituti di agraria. L’Area B invece è quella che contiene la maggior parte di distinzione tra le varie scuole: Assistente Amministrativo (AA): in tutte le scuole; Cuoco (CU): solo nei convitti/educandati; Guardarobiere (GU): solo nei convitti/educandati; Assistente Tecnico (AT): solo nelle scuole secondarie di II grado; Infermiere (IF): solo nei convitti/educandati. Da ultimo, resta l’Area D dove risiede il direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA), anche qui operativo in tutte le scuole. Il titolo di studio richiesto per l’accesso al profilo di Assistente Tecnico è diploma di maturità corrispondente alla specifica area professionale, per cui a ciascun diploma corrisponde una determinata area professionale: come giustamente spiega Orizzonte Scuola, proprio per facilitare la presentazione delle domande Ata, il Miur ha messo a disposizione un’applicazione grazie alla quale è possibile visualizzare l’area professionale cui afferisce il proprio diploma.