Da un lato le nuove assunzioni dei ricercatori e dall’altro l’annuncio di stop definitivo al Fit: parole importanti annunciate questa mattina dal Ministro Marco Bussetti in Commissione alla Camera che sono certamente destinate a creare un effetto “boom” nel mondo Scuola per i prossimi mesi. Lo aveva pre annunciato due giorni fa il Presidente della Commissione Cultura della Camera, il deputato M5s Luigi Gallo ma oggi arriva l’annuncio ufficiale del Ministro Bussetti: «nuovo piano straordinario di assunzioni per 1000 ricercatori universitari». Secondo il titolare del Ministero dell’Istruzione, intervenuto nella medesima Commissione alla Camera, ha spiegato come i tanti ricercatori – che attendevano da tempo una risposta in merito alla propria particolare situazione – «dopo tre anni e previa valutazione e conseguimento dell’abilitazione scientifica nazionale, saranno pronti ad essere chiamati nei ruoli dei professori associati». Secondo Bussetti, tutto ciò è stato reso possibile dalla razionalizzazione della spesa richiesta nei mesi scorsi dal Ministro Tria (in vista della Manovra Economica) e permessa poi dal lavoro dei tecnici del Miur
BUSSETTI: “ADDIO AL FIT, TROPPO COMPLICATO”
È però il tema del Fit (Formazione Iniziale e Tirocinio) a rendere fibrillante l’annuncio del Ministro Bussetti per tutto il mondo scuola e non solo per l’Università: come già spiegato a settembre all’apertura dell’anno scolastico, il titolare del Miur torna alla carica «viene abrogato il percorso FIT ordinario, particolarmente complesso anche perché eccessivamente lungo. Il reclutamento dei nuovi docenti sarà più snello e prevederà l’effettiva assunzione in servizio basata su posti vacanti e realmente disponibili». Secondo Bussetti, inoltre, il Fit verrà sostituto da un «percorso annuale di formazione iniziale e prova»: il che significa, come spiega La Tecnica della Scuola, che dopo aver vinto il concorso ogni docente dovrà sostenere un solo anno di formazione che varrà come automatico anno di prova e dopo sarà immesso in ruolo. Altra rivoluzione, per ora solo annunciata ma presto inserita in un Decreto Legge, la spiega ancora Bussetti in Commissione: «sarà cancellata la titolarità su ambito che tornerà quindi su scuola. Pertanto, al termine del percorso annuale di formazione e prova, l’insegnante verrà assunto sullo stesso posto e nella stessa scuola della prova dove dovrà restare però per almeno 4 anni, salvo esuberi».