Effetti long Covid/ Ripercussioni sull’uso dei mezzi pubblici: -20% di passeggeri

- Danilo Aurilio

Gli effetti long Covid sui trasporti pubblici, sono critici. Seppur un lieve miglioramento, ancora siamo distanti dai dati di pre pandemia

atac Immagine di repertorio (LaPresse, 2021)

Tra gli effetti long Covid più preoccupanti, vi è la riduzione dell’uso dei mezzi pubblici. La pandemia – gravità a parte – ha causato gravi psicosi in tantissimi cittadini, ma non soltanto italiani. Tra le abitudini che sono cambiate, i dati ci dimostrano proprio l’astio verso metro, pullman, treni e autobus.

Il trasporto pubblico locale (acronimato Tpl), è gestito da 931 imprese aventi 124mila addetti ai lavori e 49mila mezzi pubblici che danno la possibilità di spostamento a ben oltre 15 milioni di gente. Il Covid però ha ridotto significativamente la quantità di utilizzatori.

Effetti long Covid: le perdite del settore Tpl

Gli effetti long Covid hanno causato delle perdite significative. Data la perdita di molti passeggeri che hanno abbandonato l’uso del trasporto pubblico, inevitabilmente si è registrato un forte calo dei ricavi tariffari.

Nel 2020 (anno clou per la pandemia), –50%. Mentre nel 2021, il –42% rispetto all’anno 2019. Senza tener conto dell’aumento delle spese per il trasporto pubblico, che hanno dovuto sostenere arrancando, i rincari dell’alto tasso di inflazione (siamo al +11%).

A rivelare quanto detto, è l’associazione dei trasporti Asstra, nota associazione aziendale del settore del trasporto pubblico, che presso il museo Maxxi sito a Roma, ha celebrato il suo convegno nazionale.

Sempre secondo uno studio stila da Asstra, il settore dei trasporti pubblici – nonostante una lieve sensazione di accelerazione – ha segnato il –21%per l’anno 2022 e il –12%(si tratta al momento, di una sola stima)per l’anno 2023.

Certamente non è la metà delle perdite registrate nei periodi colmi di Coronavirus, ma sono dati ancora troppo distanti rispetto a quelli prima della pandemia. Gli effetti long Covid erano evidenti, non si tratta solo di un danno economico, ma soprattutto psicologico.

Ad incidere sulle perdite del settore Tpl, è anche il cambiamento lavorativo, dato che sempre più aziende – anche per risparmiare sugli uffici – propongono l’attività da remoto, ovvero in smart working.





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