Silvio Berlusconi è salito venerdì sul palco della Mostra d’Oltremare a Napoli alla chiusura della campagna elettorale del candidato del centrodestra in corsa per la poltrona di sindaco. Il premier, dopo le polemiche dei giorni scorsi, si rivolge nuovamente ai magistrati milanesi, dichiarando che “in nessun dei processi c’è sta una sentenza di condanna, ma in alcuni assolto con formula piena, in altri c’è stata l’archiviazione. Quindi, erano tutte accuse false e infondate e bastava che una sola di quelle andasse nel segno e Silvio Berlusconi, eletto democraticamente, sarebbe stato costretto ad uscire dalla scena politica. Mi domando se non sia una volontà di persecuzione”, ha detto il premier. La piazza napoletana comincia poi a gridare “Ruspe, ruspe” e il premier promette che “presto vareremo un decreto per sospendere l’abbattimento delle case abusive, che potrebbe portare molte famiglie sul lastrico” e annuncia che la tassa sullo smaltimento dei rifiuti urbani (Tarsu) verrà sospesa fino a che “ci sarà anche un solo mucchio di rifiuti in strada”. Berlusconi attacca poi i media: “Sono state diffuse molte menzogne dalla stampa e dalle radio di sinistra. Questa settimana ho avuto modo di vedere le registrazioni di due trasmissioni della Rai, Ballarò e Annozero. È davvero uno scandalo, e non credo che nessun Paese al mondo, che ha una tv pubblica pagata con i soldi dei cittadini, possa arrivare a una tale faziosità”. Il presidente del Consiglio non si ferma e parla anche del tema intercettazioni: “Oggi non c’è nessuna certezza che quando parli al telefono le tue parole siano inviolabili. Ma il diritto alla privacy è un diritto fondamentale in uno Stato civile e veramente democratico. Nella riforma consentiremo le intercettazioni per i reati gravi, ma mai potranno essere usate come prove nei processi, perché sono altamente manipolabili, e questo non è consentito in nessun Paese civile”, attaccando poi la sinistra: “Con le intercettazioni a go go vuole aiutare i loro amici giudici, le toghe rosse, ma noi non lo permetteremo”. Conclude poi con un appello: “Con il voto di domenica e lunedì vinceremo a Napoli e Milano e rafforzeremo il governo e difenderemo l’Italia e gli italiani, difenderemo la loro libertà”.