Diretta Elezioni Comunali 2025 verso i risultati di domani: quando, dove e come si vota alle Amministrative. Genova, Matera, Taranto e Ravenna: le affluenze
AFFLUENZA ELEZIONI COMUNALI 2025, RISULTATO IN CALO ANCHE ALLE ORE 23
Non vira il risultato del dato sull’affluenza delle Elezioni Comunali 2025, che si conferma ancora in calo rispetto alle precedenti consultazioni assestando una affluenza alle ore 23 pari a 43,85% contro 49,52%, un calo di oltre il 5%. Analizzando il calo più rilevante, si trova nei comuni del Piemonte che registrano un crollo pari a quasi il 15% degli aventi diritto al voto (complice anche il basso numero di comuni al voto in queste Elezioni Comunali 2025), seguiti dai comuni delle Marche (-9,45%) e Calabria (-9,04%). Addirittura in crescita i votanti nel Molise (ma decisamente i minori in numero assoluto), e stabile l’Umbria.
Alle 23, nessuna regione supera il 50% dei votanti, dato che i votanti nei comuni di Abruzzo, Umbria e Basilicata arrivano solo a poco più del 49%, mentre l’affluenza più bassa si registra in Emilia Romagna, con un 38,82%. In ogni caso l’affluenza si conferma particolarmente in calo nelle regioni in cui storicamente la partecipazione era più alta. Domani si chiuderanno le urne alle ore 15, e seguiranno gli spogli e i risultati di queste Elezioni Comunali 2025 daranno i loro verdetti di Sindaci eletti e consiglieri comunali, purtroppo sempre meno rappresentativi dei cittadini dei territori. (V.C.)
SI CONFERMA IL CALO DELL’AFFLUENZA COMUNALI 2025 ANCHE ALLE ORE 19
Non è un calo clamoroso ma si conferma comunque una tendenza negativa per l’affluenza nei risultati delle Elezioni Comunali 2025 anche nel secondo dato di giornata: alle ore 19, informa il Ministero dell’Interno su Eligendo, hanno votato “solo” il 33,48% degli aventi diritto, rispetto al 36,22% complessivo delle stesse 2342 sezioni scrutinate alle ultime Amministrative nei medesimi Comuni. Un calo inferiore rispetto ai numeri davvero molto bassi di quest’oggi a mezzogiorno, ma pur sempre una tendenza non esaltante nei Comuni dove si eleggono tra oggi e domani i nuovi sindaci con Consigli Comunali.
Nel capoluogo più importante al voto, Genova, i risultati dell’affluenza alle ore 19 stanno sotto di poco dalle Comunali 2022 (30,7% contro il 32,05% di 3 anni fa): a Taranto invece il 32,2% di cittadini ha votato fino ad ora, un -2% rispetto alle ultime Elezioni Amministrative. Più bassa la quantità di votanti nella città di Ravenna, sotto alla media nazionale con il 28,4% degli aventi diritto che si sono presentati alle urne, mentre a Matera è invece più alta l’affluenza, raggiunto quota 36,2%.
Chiudiamo il nostro focus delle ore 19 con i dati in arrivo dalla Sicilia dove sono in corso le Comunali in 9 paesi commissariati fino alle urne riaperte oggi e domani: qui il dato è lievemente più alto della media nazionale, con un 34,68% di percentuale che consiste in appena più di 20mila cittadini recatisi nei seggi fino alle 19 di oggi 25 maggio 2025.
L’AFFLUENZA ALLE ORE 12 È IN CALO RISPETTO ALLE PRECEDENTI COMUNALI
È un calo generale importante quello registrato nei primi risultati dell’affluenza a questa nuova tornata di Elezioni Comunali 2025: dopo lo scrutinio completo del Viminale su tutti e 117 Comuni nelle Regioni a statuito ordinario – con l’aggiunta dei 9 Comuni in Sicilia – il dato sulla presenza alle urne, quantomeno fino alle ore 12, è ancora molto basso. Il canale Eligendo spiega infatti che dopo lo scrutinio totale delle 2342 sezioni al voto tra oggi e domani, l’affluenza si ferma al 13,55% mentre alle precedenti Elezioni Amministrative nei medesimi Comuni il dato era poco più del 15%.
In Sicilia i risultati parziali dell’affluenza di mezzogiorno segnano un ancor più basso 11,46% di votanti: occorre però ricordare come in alcuni dei 125 Comuni di queste Elezioni 2025 nel precedente voto locale si votava su un giorno solo, il che comunque non non distoglie l’attenzione all’ulteriore calo di presenze tra gli elettori aventi diritto. A Genova i risultati per ora dicono 13,35% di votanti, Taranto si ferma al 13,83% mentre nella città di Matera i risultati dell’affluenza dal Viminale informano di un crollo al 13,7% dopo il 15,5% di quattro anni fa.
Rimanendo tra i capoluoghi, a Ravenna la partecipazione alle urne alle ore 12 è ancora più bassa della media nazionale, con solo l’11,69% di cittadini che hanno votato stamattina. A dispetto dell’affluenza bassa, quasi tutti i principali candidati sindaco hanno espresso il voto nella prima parte della mattina: a Genova hanno “sfilato” da Salis e Piciocchi fino al Presidente di Regione Liguria, e sindaco uscente, Marco Bucci.
IN ATTESA DELL’AFFLUENZA LE SFIDE “BIG” FUORI DAI CAPOLUOGHI
In attesa che da dopo mezzogiorno arrivino dal Viminale le comunicazioni sui primi risultati parziali dell’affluenza per le Elezioni Comunali 2025, non di solo capoluoghi “vive” questa intensa tornata di Amministrative che prepara tra due settimane la battaglia politica sui Referendum. Se infatti sono 9 i comuni della Sicilia interessati al voto, ma nessuno “superiore”, in Calabria sono ben 17 i paesi che rinnovano sindaco e Consiglio Comunale. Tra questi la sfida più importante è attesa a Lamezia Terme dove l’ex sindaca del Pd Doris Lo Moro con il campo progressista sfida il Centrodestra di Mario Murone.
A Rende dopo il lungo commissariamento della città si arriva finalmente alle urne con la sfida principale tra l’ex sindaco Sandro Principe e il Centrodestra di Marco Ghionna, con outsider previsti Bilotti, Bonanno e la sinistra-M5s con Rossella Gallo. Chiudiamo il mini-focus su Assisi, la città tornata al voto dopo che la sindaca Stefania Proietti è stata eletta in autunno 2024 come nuovo Presidente dell’Umbria: a prendere la sua eredità si sfidano Walter Stoppini del Centrosinistra e Eolo Cicogna con la coalizione “tipica” del Governo Meloni.
DOVE E QUANDO SI VOTA OGGI ALLE ELEZIONI COMUNALI 2025: URNE APERTE FINO ALLE 23.
Passare più in sordina a livello nazionale rispetto alla campagna per i Referendum abrogativi, le Elezioni Comunali 2025 nei 125 Comuni sparsi in tutte le Regioni a statuto ordinario (con l’aggiunta dei 9 paesi della Sicilia al voto) aprono oggi 25 maggio le due settimane di Amministrative che andranno a chiudersi poi domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, con in contemporanea gli eventuali ballottaggi e le votazioni per i 5 quesiti referendari abrogativi.
All’interno di uno scenario politico internazionale giocoforza dominato da quanto avviene nelle guerre in Ucraina e a Gaza, le coalizioni di Centrodestra e “campo largo progressista” si sfidano per le terze – e più importanti – Elezioni Comunali del 2025 dopo i voti in Friuli Venezia Giulia e Trentino Aldo Adige: con i risultati in arrivo da domani pomeriggio, la lunga diretta delle Amministrative 2025 scatta oggi domenica 25 maggio con urne aperte dalle 7 fino alle 23, e riprende domani lunedì 26 maggio 2025 dalle 7 fino alle ore 15.
Come sempre saranno disponibili nella giornata di oggi i risultati parziali dell’affluenza (alle ore 12, alle 19 e a fine giornata dopo la chiusura dei seggi) che molto diranno sulla partecipazione effettiva della cittadinanza ad un voto locale negli anni sempre più vittima dello spauracchio “astensionismo”, tra disaffezione per i partiti e sfiducia generale nella partecipazione democratica alla vita della comunità.
Dai 4 capoluoghi di provincia al voto oggi e domani – Genova, Taranto, Ravenna e Matera – a tutti gli altri Comuni al voto, l’attesa dei risultati finali in arrivo domani non sposterà dinamiche nazionali ma sicuramente rappresenta un test importante per il Centrosinistra ancora in fase di cantiere, ma anche per la coalizione del Governo Meloni che attraversa un periodo di turbolenze interne (tra riforme e terzo mandato).
COME SI VOTA ALLE AMMINISTRATIVE 2025 E QUANDO È VALIDO IL VOTO DISGIUNTO. ECCO LA LISTA DEI COMUNI
Capire come si vota alle Elezioni Comunali 2025 è in realtà lievemente più complesso delle più semplici Regionali, in quanto occorre dividere gli scenari tra Comuni “superiori” e “inferiori”, rispettivamente con più e meno di 15mila abitanti: nei piccoli centri dove si può votare solo per il candidato sindaco e una lista che lo sostiene (ne Comuni sotto i 5mila abitanti addirittura si può votare con massimo una preferenza tra i candidati consiglieri) non è consentito il voto disgiunto. Diversamente, nei Comuni superiori è possibile votare per un candidato sindaco e una lista eventualmente collegata ad un altro candidato: chi vince al primo turno conquista i due terzi dei seggi nel nuovo Consiglio Comunale.
Dato non da poco: alle Elezioni Comunali 2025, nei centri con più di 15mila abitanti – in questa tornata sono ben 32 – è possibile l’opzione del ballottaggio: se infatti nessun candidato supera il 50% più uno delle preferenze si è costretti a tornare alle urne tra due settimane, in concomitanza con i 5 Referendum abrogativi. A questo link del Viminale è possibile scoprire tutti e 125 Comuni al voto, i 116 nelle Regioni a statuto ordinario e i 9 della Regione Sicilia: molti di questi riguardano situazioni particolari come giunte cadute, commissariamenti, morte prematura del sindaco uscente o semplici Elezioni anticipate dopo l’elezione del sindaco ad altre cariche (come il caso di Genova e Ravenna).
Dai 79 abitanti del più piccolo – Malvicino (Alessandria) – al mezzo milione di Genova, la lunga sfilza di Comuni al voto in queste Elezioni Comunali 2025 vedrà i primi risultati in diretta dai seggi dopo le ore 15 domani pomeriggio: ad esclusione delle Regioni Friuli, Trentino, Toscana, Sardegna e Valle d’Aosta, sono chiamati alle urne i cittadini di tutte le altre Regioni italiane, anche se con numero ridotto di Amministrative.
Dei 32 Comuni superiori solo 6 vedono giunte uscenti in quota Centrodestra: Genova con il sindaco uscente Bucci, Desio (MB), Rozzano (MI), Santa Maria di Sala (VE) e Ceccano (FR). In quota Centrosinistra invece ben 15 dei “superiori”, ovvero i tre 3 capoluoghi (Ravenna, Taranto e Matera) ma anche Saronno (VA), Cernusco sul Naviglio (MI), Assisi (PG), Sulmona (AQ), Giugliano in Campania, Lusciano, Casavatore, Volla, Marigliano e Nola (NA), Capaccio Paestum (SA) e Massafra (TA).
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GENOVA-TARANTO-RAVENNA-MATERA: LE 4 SFIDE PRINCIPALI “SORRIDONO” AL CENTROSINISTRA. RESTA LO SPAURACCHIO BALLOTTAGGIO
Se in Trentino Alto Adige e Friuli regnava un maggior equilibrio, vinto di misura dal Centrodestra nei risultati finali delle Amministrative, per le Elezioni Comunali del 25-26 maggio 2025 l’attesa grande è in casa Centrosinistra, quantomeno per le città più grandi al voto: a Genova, dove tradizionalmente l’orientamento è spostato a sinistra, le ultime due giunte sono state eccezionalmente vinte dal sindaco Marco Bucci che forte del consenso raccolto nei quasi 10 anni di lavoro prima e dopo la caduta del Ponte Morandi è stato poi eletto Presidente di Regione Liguria lo scorso autunno 2025.
La sfida è ora tutta tra la candidata favorita nei sondaggi della vigilia pre-silenzio elettorale – Silvia Salis, sostenuta dal campo largo progressista al completo – e il vicesindaco uscente Pietro Piciocchi, appoggiato dalle liste del Centrodestra. La distanza tra i due candidati si è ridotta rispetto all’inizio della campagna elettorale, con i risultati in arrivo domani che chiariranno se servirà lo “spauracchio” del ballottaggio o se basterà questo primo turno: altri candidati sindaco outsider a Genova sono l’ex M5s Mattia Crucioli, la Sinistra Alternativa di Antonella Marras, il civico Francesco Toscano, la candidata di Genova Unita di Raffaella Gualco, i Comunisti Lavoratori di Cinzia Ronzitti.
Altro centro chiave in queste Elezioni Comunali 2025 è certamente Taranto, la grande città della Puglia che al di là del caos sull’ex Ilva che non sembra mai terminare presenta spaccature nelle coalizioni già travolte dalla caduta della giunta Melucci (Pd): in campo Piero Bitetti, ex presidente del consiglio comunale, appoggiato da Dem, AVS e civiche. Si stacca il M5s con Annagrazia Angolano, mentre anche in casa Centrodestra permane la divisione: Forza Italia e FdI appoggiano Luca Lazzaro, mentre la Lega punta su Francesco Tacente. Outsider infine Mario Cito e Mirko Di Bello, con risultati attesi che difficilmente riusciranno ad evitare il ritorno alle urne nel ballottaggio tra due settimane.
A Ravenna forse la città più “scontata” dalle previsioni della vigilia i risultati sono attesi in forte presenza per il Centrosinistra “organo” del neo presidente di Regione Emilia Romagna Michele De Pascale, sindaco uscente ravennate: il campo largo punta su Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Pd a Ravenna, mentre il Centrodestra si presenta ancora diviso con la Lega in appoggio ad Alvaro Ancisi e l’insieme di Meloni e Tajani che punta invece su Nicola Grandi. Altri candidati sono Morgese per la DC, Miserocchi e Verlicchi con liste civiche.
Chiudiamo la rassegna con la città dei Sassi in Basilicata: a Matera le Elezioni Comunali 2025 vedono la sfida tra un campo largo diviso e un Centrodestra compatto: Roberto Cifarelli appoggiato da Pd e civiche si presenta separato dal sindaco uscente del M5s, Domenico Bennardi, colpito dalla caduta della giunta prima della scadenza naturale della legislatura. Per il Centrodestra il nome del candidato sindaco è Antonio Nicoletti, ex direttore generale dell’azienda d promozione turismo della Basilicata. Outsider candidati sono Santochirico (civico Progetto Comune Matera) e l’operatore turistico Luca Prisco con Democrazia Materana.
SI VOTA ANCHE IN SICILIA NEI 9 COMUNI COMMISSARIATI: ECCO LE SFIDE E I CANDIDATI
Oltre ai Comuni al voto oggi e domani nelle varie Regioni a statuto ordinario, la lunga diretta delle Elezioni Comunali 2025 vede coinvolti anche 9 Comuni in Regione Sicilia, sebbene nessuno tra i “superiori” di 15mila abitanti: si tratta di 9 centri tutti commissariati che provano a riprendere una regolarità democratica.
Palagonia e Castiglione di Sicilia (provincia di Catania) vanno alle urne dopo lo scioglimento per infiltrazione mafiosa, mentre le altre 7 amministrazioni arrivano da una lunga fase di commissariamento regionale. Si tratta di Prizzi e Montemaggiore Belsito in provincia di Palermo, Favignana nel Trapanese, Solarino vicino a Siracusa, Raddusa e Tremestieri Etneo sempre in provincia di Catania e Realmonte vicino ad Agrigento.