Elezioni Legislative Portogallo 2025, diretta dei risultati:
Risultati Elezioni Portogallo 2025: sistema proporzionale e innovazione nel voto anticipato
Il Portogallo sta vivendo un momento decisivo con le elezioni legislative del 18 maggio 2025, caratterizzate da un sistema elettorale proporzionale che distribuisce i 230 seggi dell’Assemblea della Repubblica attraverso 22 circoscrizioni territoriali, corrispondenti ai distretti continentali e alle regioni autonome di Madeira e Azzorre: questo meccanismo – privo di una soglia di sbarramento nazionale – favorisce la rappresentanza di partiti minori come dimostrato dalla presenza in parlamento di formazioni quali il PAN (animalisti) e Livre (ecologisti) che, pur ottenendo percentuali modeste, riescono ad accedere alle istituzioni.
Un elemento innovativo di queste elezioni è il “voto mobile” che ha registrato un’adesione record con oltre 333.000 elettori prenotatisi per votare in anticipo tra il 10 e il 17 maggio, scegliendo liberamente il seggio più comodo senza vincoli di residenza: si tratta di una misura introdotta per aumentare l’affluenza e semplificare l’esercizio del diritto di voto, soprattutto per chi lavora o risiede lontano dal domicilio elettorale.
Le elezioni – anticipate dopo la crisi di marzo 2025 che ha travolto il governo di minoranza di Luís Montenegro (Alleanza Democratica, centro-destra) a causa di un caso di conflitto d’interessi legato alla sua famiglia – riflettono l’instabilità cronica del quadro politico portoghese, segnato da tre consultazioni in quattro anni e da maggioranze parlamentari fragili, spesso incapaci di garantire legislature complete.
Il presidente Marcelo Rebelo de Sousa, nel confermare lo scioglimento del parlamento, ha tenuto a ribadire l’importanza di un’ampia partecipazione popolare per legittimare il futuro esecutivo, in un contesto dove la sfiducia nelle istituzioni è cresciuta parallelamente all’ascesa di formazioni anti-sistema come Chega che capitalizza il malcontento generale nei confronti dell’establishment.
Risultati Elezioni Portogallo 2025, sondaggi e governabilità: il rebus della maggioranza tra destra divisa e sinistra frammentata
Secondo gli ultimi sondaggi di Pitagórica, l’Alleanza Democratica (AD) guidata da Montenegro si attesta al 32% confermandosi primo partito nonostante un calo di un punto rispetto ad aprile mentre il Partito Socialista (PS) di Pedro Nuno Santos arretra al 25% in un contesto dove l’estrema destra di Chega – guidata da André Ventura – consolida il terzo posto con il 18% (+2%) sfruttando temi come l’immigrazione e la corruzione per attrarre elettori delusi dai tradizionali schieramenti.
Nonostante ciò, la frammentazione del voto rende improbabile una maggioranza assoluta per l’AD, costringendo Montenegro a cercare alleati tra i liberali di Iniziativa Liberale (7%) e i monarchici del CDS-PP mentre il PS – seppur indebolito – potrebbe tentare accordi con il Blocco di Sinistra (2%) e la coalizione ecologista CDU (3%).
Ma comunque le divergenze programmatiche rendono complessa qualsiasi intesa e l’ostacolo principale resta il rifiuto dell’AD di collaborare con Chega, considerato un partner nocivo per la sua retorica divisiva mentre lo stesso Ventura esclude sostegni esterni senza una corposa contropartita ministeriale e – in questo scenario – il Portogallo rischia di ritrovarsi in un nuovo stallo istituzionale, con un governo minoritario destinato a durare mesi più che anni.
Il tutto accade in un’Europa già alle prese con tensioni economiche e geopolitiche che richiederebbero esecutivi stabili, nel frattempo, la campagna elettorale vede scontri accesi tra Santos e Montenegro, accusato di egoismo per non aver cercato un’intesa con la sinistra moderata mentre Ventura cavalca l’onda di disagio promettendo una rivoluzione contro le élite, in un Paese dove il 40% degli under 35 considera il sistema politico incapace di rappresentare le loro esigenze.