Paolo Villaggio/ Da Fracchia a Ugo Fantozzi: il ricordo dell’attore a un anno dalla morte (Techetecheté)

- Fabiola Iuliano

A un anno dalla morte, Techetechetè ricorda Paolo Villaggio ripercorrendo le sue maschere più amate: da Fracchia a Ugo Fantozzi, senza dimenticare

Paolo_Villaggio_wikipedia Paolo Villaggio, morto oggi all'età di 84 anni

Paolo Villaggio a un anno dalla morte, la puntata di Techetechetè in onda questa sera sarà tutta dedicata al ricordo dell’amatissimo attore scomparso lo scorso 3 luglio. Sarà l’occasione per omaggiare il suo percorso nel mondo del piccolo schermo e per ripercorrere i suoi personaggi più celebri, a cominciare da Giandomenico Fracchia, una delle prime maschere da lui ideate. Amatissimo da grandi e piccini, il ragioniere Fracchia fece il suo debutto televisivo nel 1969 nel programma Quelli della domenica, dove si fece notare soprattutto per una serie di aspetti caratteriali che lo rendevano unico e incomprensibile. In particolare, secondo Paolo Villaggio “era un nevrotico, uno che di fronte ad una ragazza che gli piaceva non riusciva a spiaccicar parola e di fronte al capufficio si cag*** addosso”, ma sovente protagonista di sonni a occhi aperti, nei quali ama immaginare il momento della sua rivalsa. 

PAOLO VILLAGGIO NEI PANNI DI UGO FANTOZZI

Fra i tanti personaggi creati e portati al successo da Paolo Villaggio ce n’è uno che è rimasto nel cuore di tutti: stiamo parlando del ragionier Ugo Fantozzi, che questa sera sarà ricordato con una serie di divertenti filmati nel corso della puntata speciale di Techetechetè. Nato nel 1971 dalla penna del suo creatore, che decise di raccogliere in un volume tutte le sue disavventure, Fantozzi nel 1975 divenne una serie televisiva, conquistando un posto, così come si legge su Wikipedia, nella lista dei 100 film italiani da salvare. Sfortunato, pasticcione e vittima dei prepotenti, anche Fantozzi, così come Fracchia, sogna il momento della sua rivalsa, ma deve scontrarsi puntualmente con la realtà dei fatti, alla quale sente di non potersi mai opporre fino in fondo. Questa sera a Techetechetè sarà quindi possibile rivedere alcuni fra gli sketch più divertenti del ragionier Fantozzi e della saga che dal 1971 ha appassionato generazioni di italiani.

LA COLLABORAZIONE CON FABRIZIO DE ANDRÈ

Non solo risate con Giandomenico Fracchia e Ugo Fantozzi a Techetechetè, ma anche momenti di grande riflessione: questa sera, infatti, oltre all’attività comica di Paolo Villaggio si porrà l’accento su quell’aspetto impegnato dell’attore che solo in pochi conoscevano. In particolare verrà dato ampio spazio al disco pubblicato con Fabrizio De Andrè dal titolo “Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers” di cui Paolo Villaggio è autore del testo dei due brani. “Era una giornata di pioggia del novembre del 1962 io e Fabrizio, a Genova a casa mia in via Bovio, eravamo tutti e due in attesa del parto delle nostre signore”, ha ricordato Paolo Villaggio in una intervista concessa ad Andrea Monda per RaiLibro, “Fabrizio con la chitarra mi fece ascoltare una melodia, una specie di inno da corno inglese e io, che sono di una cultura immensa, cioè in realtà sono maniaco di storia, ho pensato subito di scrivere le parole ispirandomi a Carlo Martello re dei Franchi che torna dalla battaglia di Poitiers, un episodio dell’ottavo secolo d.C., tra i più importanti della storia europea visto che quella battaglia servì a fermare l’avanzata, fino ad allora inarrestabile, dell’Islam”.





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