Il marito di Chamila Wijesuriya parla di Emanuele De Maria, l'uomo evaso da Bollate che potrebbe aver ucciso la donna e ha aggredito un collega
La diretta odierna di Mattino 4 si è tornata ad occupare del tristemente noto caso di Emanuele De Maria, evaso dal carcere di Bollate lo scorso venerdì durate un permesso premio lavorativo prima di uccidere la collega 50enne Arachchilage Dona Chamila Wijesuriya – con la quale pare nutrisse una relazione sentimentale – e ferire gravemente l’altro collega Hani Fouad Abdelghaffar Nasr ora fuori pericolo di vita: un caso se non altro singolare e che si è concluso qualche ora dopo l’inizio della caccia all’uomo con lo stesso Emanuele De Maria che si è gettato dal Duomo di Milano morendo immediatamente dopo l’impatto con il suolo.
Tra gli aspetti del caso di Emanuele De Maria ancora oggetto di indagine in questo momento c’è proprio la sua presunta (ma forse ovvia) responsabilità nella morte di Chamila Wijesuriya: la certezza attualmente è che i due avevano iniziato una relazione sentimentale clandestina per entrambi – lei ha un marito e un figlio nel milanese, lui una moglie e una figlia nei Paesi Bassi – e che nel giorno della sparizione della 50enne e della fuga del 35enne sono stati visti assieme nel Parco Nord di Milano dove poi è stato ritrovato il corpo senza vita della donna; incontro avvenuto prima dell’aggressione all’altro collega.
Il marito di Chamila Wijesuriya: “Quando seppi di Emanuele De Maria le dissi subito di stare attenta”
Tornando a Mattino 4, nella diretta di oggi è stato intervistato brevemente il marito di Chamila Wijesuriya che ha subito ricordato che quando la moglie gli disse che “era venuto a lavorare un signore che era in semilibertà” – appunto, Emanuele De Maria – le disse immediatamente “di stare attenta” temendo per la sua sicurezza dato che era già stato condannato “per un omicidio volontario”; descrivendo poi la moglie come una donna “perfetta” con la quale ha trascorso “20 anni, soprattutto dalla nascita di nostro figlio, senza alcun problema e felicissimi”.
Dal conto suo il marito della (presunta) vittima di Emanuele De Maria ci tiene a sottolineare che della “relazione o del sentimento” tra i due “non mi interessa perché ormai lei non c’è più” ed è un discorso che non ha alcuna importanza; mentre al Corriere della Sera sul medesimo argomento ha spiegato che “non mi ero accorto che potesse avere altre relazioni” dato che “non ho mai avuto modo di dubitare di lei” e chiedendo alle autorità – sia a Mattino 4 che al Corriere – che “quando si dà la libertà ad una persona che ha commesso un omicidio volontario (..) si faccia più attenzione“.