Il problema dell’invasione dei cinghiali non sembra essere solo italiano. Anche in Gran Bretagna sembra esserci stato un incremento negli ultimi anni. Ciò che preoccupa maggiormente del proliferare di questi animali è la diffusione di epidemie di malattie, incidenti stradali e danni alle colture. Di recente, ad esempio, nel nostro paese, si è sentito parlare di peste suina. E per arginare questo rischio la soluzione adottata è quella dell’abbattimento. Cosa fare invece per arginare il problema senza ricorrere ad un atto così drastico? Secondo gli esperti basterebbe ricorrere a contraccettivi per frenare perlomeno la loro continua procreazione.
Saranno in particolare gli scienziati e gli esperti di fauna selvatica della Conferenza europea sulla gestione dei parassiti dei vertebrati ad occuparsi di nuovi modi per limitare alcune specie considerate infestanti, dopo che sono stati individuati collegamenti con epidemie e altri tipi di danni o incidenti.
CONTRACCETTIVI, UNA SOLUZIONE PIÚ UMANA PER FRENARE LA POPOLAZIONE DI CINGHIALI
“Il controllo del numero di animali come i cinghiali si otteneva sparando loro, ma la caccia non è più così popolare come una volta ed è anche più costosa, richiedendo licenze costose. Ma la caccia non è più popolare come un tempo ed è anche più costosa, in quanto richiede licenze costose“. Così si è espresso il dottor Massei, direttore per l’Europa dell’Istituto Botstiber per il controllo della fertilità della fauna selvatica presso l’Università di York, il quale ha anche affermato che una soluzione sarebbe quella di sviluppare nuovi contraccettivi per i cinghiali.
“Il numero di individui che cacciano animali è in calo in molte parti d’Europa. Di conseguenza, i controlli sulle popolazioni di cinghiali si sono indeboliti“, ha detto. “Impedire a questi animali di impedire a questi animali di riprodursi è un modo umano per limitarne il numero“. Così scienziati del Regno Unito e degli Stati Uniti stanno sviluppando sostanze contraccettive proprio a ciò finalizzate. E per farle assumere dai cinghiali l’unico modo sarà quello di mescolarle al cibo, evitando che altri animali possano accedervi. Un approccio simile era già stato utilizzato per affrontare il problema degli scoiattoli grigi che minacciano gli scoiattoli rossi autoctoni, e i cervi, che causano la distruzione dei boschi e sono coinvolti in centinaia di incidenti stradali ogni anno.