Nell’Emilia Romagna che da sempre è guidata da giunte regionali di sinistra si sta lavorando per rendere operativo una sorta di ‘bollino arcobaleno‘ per le strutture turistiche con il quale si certificherà che i viaggiatori Lgbt provenienti da tutto il mondo possono trovare un ambiente inclusivo ed accogliente: l’idea – anticipata dal Corriere della Sera – è stata proposta dall’assessore regionale al Turismo Roberta Frisoni che per rendere realtà il suo ideato bollino arcobaleno si è rivolta alla compagnia (con sede nel milanese e a San Francisco) Sonders and Beach Group che da tempo si è posizionato come leader nel settore dell’accoglienza Lgbt-friendly.
Parendo dal principio, l’idea è quella di rendere l’Emilia Romagna la località turistica italiana d’eccellenza per la fetta di mercato Lgbt rendendolo evidente – appunto – con una certificazione internazionale di facile comprensione anche per gli stranieri: secondo l’assessore Frisoni, il turismo inclusivo potrebbe valere qualcosa come 9 miliardi di euro all’anno, fermo restando che al contempo la comunità mostra una maggiore propensione ai viaggi – arrivando anche fino a quattro all’anno – e all’acquisto, in media del 38% superiore rispetto agli altri turisti.
Cos’è e come funzionerà il bollino arcobaleno che adotterà l’Emilia Romagna: la certificazione e la formazione per gli operatori
Complessivamente, il bollino arcobaleno sarebbe ad adesione completamente volontaria partendo da una valutazione dell’inclusività di una determinata struttura ricettiva fatta specificatamente da Sonders and Beach Group secondo il protocollo (già adottato in altre realtà del turismo internazionale) ‘Queer Vadis’: le strutture potranno esporlo nei propri locali e segnalarlo sui siti vari siti web utili per le prenotazioni; mentre al contempo si procederà anche alla creazione di veri e propri pacchetti turistici interamente dedicati alla comunità Lgbt.
Non solo, perché ad accompagnare la transizione verso l’adozione del bollino arcobaleno saranno anche organizzati dei percorsi di formazione specifici dedicati agli operatori turistici dell’Emilia Romagna nei quali si parlerà delle abitudini di viaggio della comunità Lgbt e delle politiche cosiddette ‘DEI’ (ovvero ‘diversity & inclusion’) da adottare nel modello di business interno e nelle interazioni con i turisti; arrivando un contesto – insomma – nel quale i viaggiatori potranno sentirsi accolti e ricevere anche informazioni sulle altre strutture ‘eccellenti’ dal punto di vista dell’inclusività.