Due esperti firmano questo libro: Carlo Alberto Redi è professore di Zoologia all’Università di Pavia, piuttosto noto come biologo «furioso» (dal titolo di un suo libro) o «indignato» come viene presentato in numerosi interventi reperibili sul web; Manuela Monti è biologa delle cellule germinali.
Da autori di questo genere ci si aspetta un’analisi delle caratteristiche biologiche della «cellula» uovo e, finalmente, chiarezza su termini spesso usati come sinonimi.
Nella Introduzione, concepita come un «piccolo ripasso» su tutto ciò che rende l’uovo «una cellula fantastica», viene data la definizione biologica di uovo: «cellula germinale femminile matura e pronta per la fecondazione» il che evidenzia, come si dirà a pagina 42, che un oocita (non fecondabile) è assimilabile a un precursore dell’uovo; più avanti si spiega come il «tuorlo», che corrisponde al citoplasma della cellula uovo, può essere presente in quantità diverse nelle diverse specie animali (pagina 13).
In realtà, come recita anche il sottotitolo, Scienza, cultura e natura dell’uovo, molta parte del libro è dedicata a scoprire gli aspetti culturali, o meglio sociali, legati all’«oggetto» uovo. E, se non si sono letti con attenzione i primi capitoli del libro, è facile convincersi, anche per misconoscenze pregresse, che l’uovo (oocita maturo) e l’uovo (alimento, quello che si cucina al tegamino o si usa per fare lo zabajone), siano la stessa cosa.
Il libro è costituito da tre parti: quattro capitoli nelle Parte I, di taglio scientifico, quattro capitoli nella Parte II, di taglio ludico-sociologico (culinario, artistico, curiosità e tradizioni) ma non privi di spunti seri e riflessioni e infine, nella parte intitolata Variazioni sul tema, cinque brevi saggi «regalo» di alcuni amici invitati a «offrire il loro sguardo curioso e competente sul tema uovo».
Nella Prefazione gli autori dichiarano di aver costruito il testo come una miscellanea di considerazioni che il lettore può percorrere in più direzioni: «Mille sono gli aspetti sotto i quali si può parlare dell’uovo» (pagina 9); «abbiamo voluto ricordare brevemente tutti, o quasi tutti (qualcuno ci sarà sfuggito), gli aspetti del nostro vivere che vedono coinvolto l’uovo […].» (pagina 7). Scelta evidente anche quando vengono proposti «dati e riflessioni sui temi caldi della società nel millennio delle scienze della vita».
Nei capitoli 2 (La fecondazione), 3 (La conservazione) e 4 (La produzione) si susseguono informazioni, anche storiche, sulla crioconservazione delle cellule uovo (pagina 60), sulla produzione di farmaci e vaccini (pagina 78), sulla clonazione (pagina 79 e 98), sulla omogenitorialità (pagina 92), sui cibridi (pagina 100) e sulle ricerche in atto nei vari campi di studio.
Gli autori descrivono con enfasi gli aspetti scientifici e positivi dei vari problemi affrontati, non esprimono esplicitamente giudizi etici e, onestamente, sempre segnalano la necessità di continuare studi e ricerche.
Tra le «variazioni sul tema» segnaliamo il brano di Piergiorgio Odifreddi, Oologia matematica, pubblicato anche su Le Scienze di luglio 2016, che raccoglie paradossi matematici, costruzioni geometriche e questioni linguistiche relative alle uova.
Significativo anche il contributo del maestro Giuseppe Caliceti perché documenta una modalità con cui si lavora spesso alla scuola primaria: intitolato Uova e bambini, riporta quello che i bambini delle classi elementari «pensano» sull’uovo.
Carlo Alberto Redi, Manuela Monti
Storia di una cellula fantastica. Scienza, cultura e natura dell’uovo
Sironi Editore – Milano 2016
Pagine 212 – Euro 19,80
Recensione di Maria Cristina Speciani
(Membro della Redazione della rivista Emmeciquadro, già docente di Scienze Naturali nei licei, autore di libri di testo)
© Pubblicato sul n° 63 di Emmeciquadro