Enrico Beruschi è tra i protagonisti della puntata di oggi di “Techetechetè“, il programma di video-frammenti di successo trasmesso nella fascia pre-serale di Raiuno. Nella puntata dedicata al varietà poteva mai mancare uno dei volti storici del piccolo schermo? Beruschi è senza alcun dubbio tra i comici più conosciuti e amati della televisione: dal grande successo di “Drive In”, programma cult anni ’80, recentemente il simpaticissimo comico è tornato in tv nell’ultima edizione de “La sai l’ultima”. Una lunga gavetta quella di Beruschi, ex contabile di un biscottificio valtellinese, che diventa popolare come attore e comico nel tempio del Derby di Milano per poi approdare in tv nel mitico “Drive In”. Una carriera ricca di successi quella dell’attore e comico che nel 1979 partecipa anche al Festival di Sanremo con il brano “Sarà un fiore” classificandosi al quinto posto. Dalla tv al teatro il passo è breve: nello stesso anno, infatti, debutta in teatro con Margherita Fumero iniziando così una longeva carriera in questo ambito. Non mancano però le comparsate e i piccoli ruoli in tv: nel 1994 è inviato a Quelli che il calcio, mentre nel 2005 conduce “Lista d’attesa” su Televisiva. Parallelamente prosegue anche la sua carriera di attore recitando in diverse serie come “Elisa di Rivombrosa” e “Io e Margherita”, mentre al cinema recita nel film “La finestra di Alice”.
Enrico Beruschi oggi: “sono fortunato essendo in pensione”
“Verranno comunque i tempi migliori” con queste parole Enrico Beruschi ha commentato i lunghi mesi di quarantena trascorsi in casa a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. Intervistato da Leccotoday (data 9 maggio 2020), Beruschi ha raccontato come ha trascorso il suo lockdown “con tranquillità e serenità” e in buona compagnia visto che è stato con la moglie. Durante la quarantena il comico ha pensato molto al passato e proprio al primo incontro con la moglie come ha raccontato a Leccotoday: “stando in casa mi sono tornati alla mente i ricordi di quando con mia moglie eravamo morosi. Ci siamo conosciuti sullo stesso luogo di lavoro. Dal “piacere… piacere…” che ci siamo scambiati sono passati cinquantatre anni che siamo insieme e la vita continua ancora”. Impossibile poi non parlare della chiusura dei teatri per via della pandemia, una chiusura forzata, ma necessaria anche se Beruschi ha precisato: “il teatro manca, e tanto. Riguardo con rimpianto ai lavori fatti in epoca di non pandemia”. Durante il lockdown però Beruschi ha “riportato in vita” il personaggio di Candido grazie al giornalista Egidio Bandini: “mi hanno affidato l’articolo di ultima pagina in cui esterno le osservazioni di una persona qualunque. Contento anche perché dal Candido, quello storico diretto da Giovannino Guareschi, ho imparato a leggere e interpretarne i contenuti”.
Enrico Beruschi: “la gente ha voglia di risate”
A differenza però degli altri lavoratori dello spettacolo, Enrico Beruschi non nasconde di ritenersi fortunato: “sono in pensione. Coloro che fanno questo mestiere in questi momenti sono alla disperazione. Il problema del pane per me non c’è. Al massimo per il prosciutto, il companatico”. Nonostante tutto però il comico e attore ha un messaggio di forza e speranza per tutto: “dobbiamo perare in un futuro che comunque ci sarà, credo migliore di quello in cui stiamo vivendo ora. Mi sono riletto anche i Promessi Sposi, la peste nera, per riportarmi a quel periodo e fare dei raffronti con noi. È brutto il nome con cui lo hanno voluto chiamare: Covid 19, ci sta sconvolgendo”. Infine ha concluso dicendo: ” l’umorismo in televisione è poco. L’ironia poca, la satira assolutamente niente. Ma la gente ha voglia di risate. Se guardi sui social, tutti si improvvisano spiritosi e qualcuno fa anche sorridere. Da parte mia sto pensando a scrivere un nuovo libro”.