Entratico, omicidio Errico: 2 indiani assolti/ Surinder “Non c’entro”, pista festini?

- Emanuela Longo

Entratico, omicidio del professor Errico tutto da rifare: assolti i due operai indiani in primo grado. Torna centrale la pista dei festini e dei video hard?

omicidio errico iceberg 640x300 Omicidio Errico, Iceberg Lombardia

Si riaccendono i riflettori sull’omicidio di Entratico, piccolo centro in provincia di Bergamo, nel quale perse la vita il professor Cosimo Errico il 3 ottobre 2018. Quello fu definito come il ‘delitto del frigorifero’, in quanto il corpo dell’uomo fu trovato al fianco dell’elettrodomestico nella cascina didattica che aveva in gestione e dove si svolgevano anche delle feste “a luci rosse”. Venne addirittura fuori che in quella cascina venivano girati dei video hard con delle personalità importanti, secondo alcune voci anche legate al mondo della chiesa, sebbene non sia mai stato provato.

Chi ha ucciso il professor Errico? Nel corso delle indagini fu seguita la pista dei video spinti. Si parlò anche di una donna russa con la quale la vittima aveva discusso prima di morire. C’era poi gli operai trovati a lavorare nell’azienda che lui aveva assunto e che pagava saltuariamente. Ma chi conosceva quella cascina al punto da inscenare il delitto? Tra le persone indagate finirono anche gli operai, che furono indagati. E’ stato fatto un processo nel corso del quale però le prove raccolte sono miseramente crollate.

Entratico, omicidio Errico: parla uno dei due indiani assolti

Gli operai indiani accusati dell’omicidio di Entratico, sono stati assolti nei giorni scorsi nel processo di primo grado e sono già tornati in libertà. Tutto dunque da rifare, a partire da un interrogativo: chi ha ucciso quindi il professor Errico?

La trasmissione Iceberg Lombardia, su Telelombardia, ha intervistato in esclusiva i due indiani assolti. Le prime parole a caldo del primo uomo, Pal Surinder, accusato dell’omicidio del prof. Errico sono state le seguenti: “Non c’entro niente, io libero, non c’entro”, smentendo categoricamente un suo coinvolgimento e dicendosi ora molto felice. La vita in carcere, stando alle sue parole, sarebbe stata molto dolorosa. “Dopo essere uscito dal carcere ho pianto”, ha aggiunto, spiegando che continuerà a vivere in Italia. Il suo avvocato, Michele Agazzi, ha commentato: “Ritengo sia stato tutto molto equilibrato e quello che è emerso non poteva che portare ad un risultato di questo tipo. Poteva starci anche una formula piena”, ha aggiunto, in attesa delle motivazioni. Adesso potrebbe riaprirsi la pista dei filmati a luci rosse?







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