LA CONVERSIONE DEL KAMIKAZE: I DUBBI CRESCONO
Dopo i dubbi che spontaneamente ci sorgevano nelle scorse ore in merito alla strana storia del kamikaze siriano convertito al cristianesimo (con nome italiano), ora anche gli 007 inglesi fanno emergere le loro perplessità circa la vicenda dell’attentato di Liverpool (per fortuna conclusosi con un sonoro fiasco).
Secondo l’intelligence (citata dai media Uk), Enzo Almeni potrebbe aver “simulato” una conversione negli scorsi anni per non destare sospetti in vista del progetto criminale dell’attentato. Si chiama nel gergo “dissimulazione autorizzata” e viene permessa dai teorici dello jihad per poter sferrare un attacco al nemico ”“crociato“: «È venuto per la prima volta nella cattedrale nell’agosto 2015 e voleva convertirsi al cristianesimo», raccontano alla stampa inglese i coniugi che hanno prima aiutato e poi accompagnato nel percorso del battesimo l’attentatore siro-iracheno. Gli inquirenti citati oggi da un reportage de “La Verità” sospettano ora con forza – e setacciano testimoni, fonti e archivi per capire se Emad fosse entrato in qualche organizzazione islamista nel suo passato da musulmano – che tutto sia stato pre-organizzato «in ossequio alla taqiyya, ovvero quella dissimulazione che porta a nascondere e talvolta anche a rinnegare (ma solo in apparenza) la propria fede in modo da poter operare alla luce del sole per poter poi colpire sorprendendo gli infedeli”».
KAMIKAZE SIRIANO CONVERTITO ALL’ANGLICANESIMO
Non capita molto frequentemente di assistere ad un attentato terroristico così “sgangherato” come quello avvenuto domenica scorsa a Liverpool davanti all’ospedale femminile: e non capita affatto spesso che l’attentatore kamikaze sia un siriano musulmano convertito al cristianesimo (anglicano). Ma attenzione, non sono le uniche questioni che “non tornano” nella drammatica e strana vicenda che ha fatto alzare il livello di allarme terrorismo in Regno Unito da “sostanziale” a “severo”.
Si chiamava Emad Jamil Al-Swealmeen, aveva 34 anni e dopo la conversione al cristianesimo ha cambiato nome in Enzo Almeni, in onore del grande Enzo Ferrari in quanto grande appassionato di auto sportive. Le notizie sul conto del kamikaze si assommano in queste ore, con i media inglesi che hanno scandagliato a fondo le origini di questo strano personaggio che si è fatto esplodere all’interno di un taxi domenica mattina. In primo luogo, Almeni soffriva di problemi mentali seri e nel 2014 dopo l’arrivo in Uk dall’Iraq aveva subito un Tso per essere stato beccato a brandire un coltello nel centro di Liverpool.
ATTENTATO A LIVERPOOL, COSA NON TORNA ANCORA
Il siriano 34enne usci da quei mesi molto difficili dopo una lunga serie di aiuti e sostegni da una rete di volontari cristiani e nel 2017 arriva a convertirsi e farsi battezzare nella cattedrale anglicana di Liverpool, la stessa dove pare volesse dirigersi domenica con la bomba rudimentale attaccata addosso. Come riporta l’inviato del “Corriere della Sera”, quella mattina era prevista la cerimonia di commemorazione dei caduti inglese in tutte le guerre ed Enzo avrebbe voluto con ogni probabilità farsi esplodere all’interno della cattedrale: secondo le ricostruzioni degli inquirenti solo il blocco stradale lo avrebbe di fatto costretto a farsi condurre dal taxi di Davide Perry fino all’ospedale dove poi ha fatto detonare l’esplosivo. La lista di quanto non “torna” in questa storia è ancora lunghissima: perché farsi esplodere nella cattedrale dove ci si è convertiti; fu vera conversione? Un attentato partorito da una mente malata e sconvolta o da un preciso progetto lucido criminale? Il tassista realmente riuscì a rendersi conto in tempo dell’imminente esplosione tanto da chiudere l’uomo nel suo taxi ed uscire evitando la strage? La moglie stessa dell’eroe inglese su Facebook ha ammesso, «ci sono molte voci che girano su di lui, che è stato un eroe e che ha chiuso il passeggero dentro la macchina: ma la verità è che è senza dubbio fortunato a essere vivo. L’esplosione è avvenuta mentre era nella macchina e come sia riuscito a scappare è un puro miracolo».