Questa sera durante la diretta del programma Le Iene, l’inviato in giacca e cravatta Gaston Zama racconterà l’intera vicenda che vede coinvolto l’ex calciatore del Torino oggi ceduto al Catanzaro Demba Seck che venne accusato dall’ex fidanzata Veronica Garbolino di revenge porn e salvato dall’accusa dall’ex PM torinese Enzo Bucarelli: un caso abbastanza complicato, ma che si è fortunatamente concluso con una condanna per l’ex pubblico ministero; mentre l’altra – certamente negativa – faccia della medaglia è che Demba Seck è riuscito a scamparsi effettivamente la condanna per la vicenda denunciata dall’ex.
Partendo proprio da qui, nel febbraio del 2023 il procuratore venne scelto per occuparsi del caso di Demba Seck: a sporgere denuncia era stata la ex fidanzata (oggi 24enne) che dopo la rottura aveva ricevuto dallo stesso calciatore dei video hot che la ritraevano – ovviamente girati a sua insaputa – accompagnati da alcuni messaggi minatori; ipotizzando che probabilmente anche persone potessero averli visionati, configurandosi – dunque – il reato di revenge porn a cui accennavamo prima.
Condannato l’ex PM Enzo Bucarelli che coprì il calciatore Demba Seck dall’accusa di revenge porn: cos’è successo
Assegnato al caso, l’allora PM Enzo Bucarelli – che solo in un secondo momento si scoprì essere un appassionato tifoso del Torino – aveva disposto ed eseguito personalmente la perquisizione dell’indagato confermando nell’arco di pochissimo tempo l’accusa mossa dalle giovane vittima: sul cellulare – infatti – vennero trovati diversi video che la ritraevano in atteggiamenti intimi, oltre a diverse chat con gli amici del calciatore nelle quali li commentavano in toni (per così dire) ‘goliardici’.
L’attesa sarebbe stata che il PM procedesse con il fascicolo arrivando ad un’accusa, ma in un secondo momento si è poi scoperto che in realtà l’uomo coprì Demba Seck suggerendogli di eliminare tutto il materiale che provasse le sue responsabilità, consigliando anche alla ragazza di procedere per via civile chiedendo solamente un risarcimento in cambio del ritiro della querela al quale la ragazza acconsentì; mentre dopo un’indagine interna il PM – che nel frattempo era stata trasferito a funzioni civili in quel di Genova – è stato condannato ad un anno e nove mesi di reclusione, oltre che al pagamento di un 35mila euro di danni.