Eric Clapton, il leggendario chitarrista inglese sulle scene ormai da quasi sessant’anni, un passato da tossicomane e alcolizzato, continua la sua folle battaglia contro il governo inglese per le sue supposte imposizioni. Quella fondamentalmente di, vista la gravissima situazione in cui si trova il Regno Unito a causa della variante Delta del Covid, con un amento di decine di migliaia di contagiati nelle ultime settimane, di imporre misure di sicurezza. Come il famigerato green pass: in Inghilterra infatti per partecipare ai concerti si richiede documentazione di aver effettuato entrambe le vaccinazione, pena non essere ammessi. Per Clapton, come purtroppo per tanti, si tratta di violazione della libertà personale.
Ha infatti dichiarato sull’account Telegram dell’anti-vax Robin Monotti Graziadei: “Dopo l’annuncio del Primo Ministro lunedì 19 luglio 2021 (di riapertura totale delle attività, ndr), mi sento onorato di fare un annuncio da me stesso: desidero dire che non mi esibirò su nessun palco in cui sia presente un pubblico discriminato. A meno che non sia prevista la partecipazione di tutte le persone, mi riservo il diritto di annullare lo spettacolo”. Cioè Clapton vorrebbe che partecipassero anche i non vaccinati. Un ottimo modo per far esplodere focolai di contagio, come già successo in concerti americani, ma evidentemente la libertà personale per il miliardario chitarrista conta più del bene comune. Clapton dopo aver inciso due canzoni con il cantante irlandese Van Morrison negli scorsi mesi che attaccavano le misure di lockdown durante la pandemia anch’esse considerate contro la libertà personale, si è fatto prendere da una attitudine cospirazionista della peggior specie. Il mese scorso ha rivelato che durante il primo blocco del Regno Unito ha iniziato a leggere “dati alternativi” sulla pandemia su YouTube del gruppo di accademici dietro la Dichiarazione di Great Barrington, il cui appello a una “protezione mirata” per coloro che sono a rischio di coronavirus e un il ritorno alla vita normale per tutti gli altri è stato ampiamente criticato da numerosi organismi di sanità pubblica, tra cui l’Organizzazione mondiale della sanità. “Più leggevo, più mi rendevo conto che mi stavo allontanando non solo dal governo ma anche dal resto del pubblico”, ha detto Clapton. In seguito ha affermato di essere stato coinvolto in comunità anti-blocco su app come Telegram. Descrivendo il fatto che ha dovuto cancellare un tour mondiale come “devastante”, Clapton ha detto di aver preso in considerazione l’idea di lasciare del tutto il Regno Unito, ma di aver ricevuto un contraccolpo in America per la sua collaborazione con Morrison. “Nel momento in cui ho iniziato a dire qualcosa sul blocco e sulle mie preoccupazioni, sono stato etichettato come un sostenitore di Trump”, ha detto. “Ho ricevuto un feedback piuttosto pesante.”
Caro Eric, hai dato tantissimo alla musica e ti abbiamo sempre amato, ma hai quasi 80 anni: perché non prendi in considerazione di andartene in pensione?