Gli esami del sangue effettuati in farmacia sono attendibili tanto quanto quelli dei laboratori di analisi? Attorno a questa domanda verte il servizio realizzato per Le Iene da Gaetano Pecoraro, che si sofferma su un servizio ormai sempre più diffuso, soprattutto per monitorare parametri come glicemia, colesterolo, trigliceridi e alcune vitamine, con un semplice pungidito, senza ricorrere al prelievo venoso.
Negli ultimi tempi diversi studi internazionali hanno messo in luce il rischio che questi test siano poco precisi, inoltre le farmacie non sono sottoposte agli stessi controlli rigorosi a cui invece si attengono i laboratori di analisi.
Così l’inviato ha effettuato un esperimento per raccogliere direttamente alcuni dati, coinvolgendo tre persone, tutte a digiuno. I volontari si sono sottoposti agli esami in laboratorio e subito dopo in tre diverse farmacie per un confronto. Ma i risultati che hanno ottenuto hanno mostrato valori discordanti, alcuni corretti, altri invece del tutto sballati.
ESAMI DEL SANGUE, L’ESPERIMENTO DE LE IENE
Gaetano Pecoraro ha poi coinvolto un tecnico di laboratorio che lavora all’Istituto dei Tumori affinché analizzasse i dati, ottenendo la conferma che l’affidabilità dei risultati non possono essere garantiti se non vengono utilizzati macchinari certificati. Il problema per i pazienti è che, non potendo sapere se i valori sono giusti o sbagliati, quegli esami di fatto si rivelano inutili. Alla luce di tutto ciò, l’inviato de Le Iene si è rivolto ad Assofarm per avere spiegazioni in merito.
LA REPLICA DI FEDERFARMA
La questione è stata affrontata nei giorni scorsi da Milena Gabanelli e Simona Ravizza con la loro rubrica Dataroom sulle colonne del Corriere della Sera, la cui inchiesta ha messo in dubbio l’affidabilità di questi test rispetto ai classici esami del sangue effettuati nei laboratori di analisi.
Ma l’associazione delle farmacie Federfarma ha replicato spiegando che l’attendibilità dei risultati è soggetta non solo a standard, ma anche a obblighi di legge per quanto riguarda la manutenzione degli strumenti utilizzati, inoltre citano dati di letteratura da cui si evince che i risultati hanno “un’accuratezza diagnostica accettabile per lo screening di individui ad alto rischio soprattutto in luoghi in cui i laboratori sono inaccessibili“. Ora però le farmacie finiscono sotto i riflettori de Le Iene.