Fino ad oggi, l’esenzione IRPEF goduta per le borse di studio di ricerca successivamente alla laurea, ha permesso di ottenere un bel risparmio fiscale. A partire dal 7 giugno di quest’anno però, il beneficio, come da volontà del Decreto PNRR del settore scolastico, è stato rimosso.
In poche parole tali somme percepite come borse di ricerca dopo il titolo di laurea diventeranno “tassabili“. I beneficiari dovranno dunque, inserirle nella propria dichiarazione dei redditi e corrispondere l’onere di pagamento in base all’aliquota ordinaria.
Abolita l’esenzione IRPEF per le borse di studio di ricerca post laurea
É ufficiale, dal 7 giugno di quest’anno non sarà più possibile beneficiare dell’esenzione IRPEF sulle borse di studio di ricerca ottenute post laurea. Ai neo dottori toccherà pagare le dovute imposte previste con l’applicazione dell’aliquota ordinaria come se fosse un reddito da lavoro subordinato.
Come in ogni nuova norma che si rispetti, anche il nuovo stop all’esenzione IRPEF starebbe facendo discutere. Tuttavia, occorre fare una distinzione tra le borse di studio in vigore a partire dal 7 giugno in poi (giorno in cui l’esenzione verrà abolita) e quelle godute fino al 6 di giugno.
All’interno della normativa non figura nessun periodo moratorio o contenente delle proroghe, e dunque si parla di “effetto immediato” a partire dalla data già ufficializzata.
Tutto sulle borse di studio esenti da IRPEF
La misura che blocca l’esenzione della borsa di studio di ricerca successiva alla laurea vale esclusivamente dal 7 giugno. Dunque in dichiarazione ogni contributo ottenuto fino al 6 giugno sarà privo di imposte, mentre dal 7 in poi si considereranno oggetto di tassazione Irpef e associato al “reddito da dipendente”.
Tuttavia, non tutte le borse di studio sono da ritenersi “escluse dall’esenzione,” eccone alcune che ancora permangono “esenti”:
- Erasmus e contributi internazionali;
- Per i nuclei vittime del terrorismo;
- Contributi provinciali e regionali (dedicati agli studenti delle Università);
- Per il perfezionamento in un Paese estero, dottorato di ricerca o attività di ricerca successive al dottorato o iscrizione a corsi di perfezionamento.
- Per le ricerche in medicina e chirurgia.
Quanto si può detrarre?
Dall’Agenzia delle Entrate arriva un chiarimento sulle detrazioni fiscali ottenibili (visto che la borsa di studio sarà oggetto di tassazione IRPEF).
Il benefit è riconosciuto fino ad un massimo di 1.880€ (ma con un minimo di spesa pari a 690€) per le borse il cui reddito massimo arriva a 8.000€, mentre per importi superiori è possibile detrarre la stessa cifra ma senza alcuna soglia minima.