I funzionari dell’Arpa Lombardia dopo i primi controlli a Sannazzaro per l’esplosione avvenuta all’interno della raffineria Eni hanno decreto un livello di allarme per fortuna contenuto: «Sono stati controllati i dati disponibili delle stazioni che monitorano la qualità dell’aria della zona, senza aver rilevato alcuna alterazione significativa». Il boato ha spaventato e non poco l’intera comunità attorno alla raffineria, ma le conseguenze sembrano davvero esser state contenute: «Dalle informazioni che abbiamo raccolto fino a questo momento da Eni, Arpa e dagli uffici della Direzione Ambiente di Regione Lombardia, è esploso un contenitore sotto pressione dell’area del gassificatore, senza generare fiamme, ma solo una potente onda d’urto. Si è trattato di un evento circoscritto che è durato in tutto 10 minuti e dopo un’ora l’allarme era già rientrato. Sono in corso le verifiche di Arpa sul posto e al momento non sono state segnalate situazioni che possano a particolari criticità», spiega Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia con una nota sul portale regionale. Sempre Cattaneo poi aggiunge «L’unica criticità registrata è stata il ritardo con cui Eni ha comunicato l’evento alle autorità interessate, secondo i protocolli vigenti. Eni si è già scusata – ha concluso l’assessore – ma sulle procedure di sicurezza non vi possono essere né incertezze né ritardi».
ESPLOSIONE SANNAZZARO “NO CONSEGUENZA PER L’AMBIENTE”
Allarme cessato dopo l’esplosione alla raffineria Eni di Sannazzaro (Pavia) registrato questa mattina. Roberto Zucca, primo cittadino del piccolo comune lombardo, ha affermato che la situazione è sotto controllo e che probabilmente «non ci saranno problemi ambientali». Il sindaco di Sannazzaro ha avvisato immediatamente l’Arpa che, insieme ai tecnici comunali, ha effettuato le prime analisi del caso: i primi dati non segnalano alterazioni significative della qualità dell’aria in seguito all’esplosione e alla seguente emissione di fumo. Il Giorno spiega che l’unità Arpa di Lodi/Pavia si è recata tempestivamente sul posto e che «non sono necessari ulteriori accertamenti sulle conseguenze ambientali dell’evento, dal momento che l’emergenza è rientrata in tempi brevissimi». Raffaele Cattaneo, assessore regionale all’Ambiente, ha aggiunto: «Non c’è stata fiamma, quindi neanche un incendio. L’unico danno registrato al momento è la rottura di una vetrina, a causa dell’onda d’urto, ma non ci sono feriti né altri danni». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ESPLOSIONE RAFFINERIA ENI: “ALLARME RIENTRATO”
Paura tra i residenti dopo l’esplosione alla raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi, in provincia di Pavia, dove una deflagrazione ha provocato un’alta colonna di fumo nero visibile a molti km di distanza dal rogo. Secondo quanto precisato dalla multinazionale in una nota di cui ha dato conto “La Repubblica”, l’esplosione è stata “limitata solo a una parte di una linea dell’impianto di gassificazione. L’evento non ha avuto alcuna conseguenza per le persone impiegate negli impianti e ha generato una certa fumosità che si è esaurita nell’arco di dieci minuti. Non si è verificato alcun incendio”. Secondo Eni, sono state “verificate le condizioni di sicurezza” e “l’allarme è cessato dopo circa un’ora. Sono in corso le valutazioni per quantificare i danni. La raffineria è in esercizio regolare”. (agg. di Dario D’Angelo)
L’ESPLOSIONE IN RAFFINERIA ALLE 6:35
Una forte esplosione alla raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia), una delle più grandi d’Italia, si è verificata questa mattina alle prime luci dell’alba. Un forte boato ha caratterizzato la deflagrazione, subito dopo la quale è seguito un incendio. Ne ha dato notizia lo stesso comune pavese, che sulla sua pagina Facebook ha informato:”Alle ore 6,35 circa, sì è sentito un forte boato in Raffineria. Abbiamo attivato le procedure interne comunali. È stato attivato l’allarme interno Eni e ora sta rientrando. Nessun ferito, tutto sotto controllo. Vi terremo aggiornati”. Nonostante le rassicurazioni del Comune, però, in pochi minuti si è diffusa la preoccupazione tra i residenti, allertati oltre che dal violento boato anche dall’alta colonna di fumo nero levatasi in cielo a seguito dell’incendio divampato all’interno della raffineria.
ESPLOSIONE ENI SANNAZZARO DE’ BURGONDI
Ma cosa sappiamo dell’incendio scoppiato all’Eni di Sannazzaro de’ Burgondi? Secondo quanto riportato da “La Repubblica”, lo scoppio sarebbe avvenuto all’Isola 7. Subito sul posto si sono portate le squadre interne del servizio antincendio, coadiuvate dai Vigili del Fuoco di Pavia. La Raffineria non è nuova ad episodi di questo genere: il primo dicembre 2016 un’altra esplosione causò “una palla di fuoco nel cielo” devastando l’impianto Est. I testimoni all’epoca sostennero che ad eccezione di un operaio leggermente intossicato nessun altro rimase ferito. Pure in quel caso si levò un’alta colonna di fumo ma l’Eni dichiarò il giorno dopo che l’aria non era inquinata. Due mesi più tardi, il 5 febbraio del 2017, un nuovo incendio di più piccole dimensioni venne domato dai vigili del fuoco del servizio interno. Anche questo secondo incidente interessò l’isola 7, situata nella parte vecchia della raffineria, un impianto che lavora greggio.