Era divampato ieri nella regione di Maratona e oggi, un grande incendio favorito dai forti venti di questi giorni, sembra approssimarsi pericolosamente ad Atene. Ora si trova a circa 200 metri dalla città e può contare su un perimetro di 80 km in un contesto in cui le fiamme arrivano anche a 20 metri di altezza. La situazione è ovviamente di allarme ed emergenza, già da diverse ore sono stati mobilitati centinaia di uomini e mezzi specializzati: 400 sono i vigili del fuoco in azione, supportati da mezzi d’aria (dieci aerei e otto elicotteri cisterna), in più ci sono volontari civili e uomini dell’esercito e della marina greca.
Nei sobborghi colpiti o avvicinati dalla fiamme è scattata l’evacuazione. La gente è in fuga, mentre in alcune comunità come Palini, Maratona, Pikermi gli abitanti rimasti tentano disperatamente di difendere le proprie abitazioni. Vicino a Pendelis sono stati evacuati due ospedali. Intanto la protezione civile ha segnalato nelle ultime 24 ore circa cento incendi in tutto il paese. Al momento non ci sono vittime ma sono andati in fumo diversi ettari di boschi e terreni (soprattutto olivi) oltre a numerose abitazioni.
Nella serata di ieri il governo greco ha chiesto all’Unione Europea la possibilità di poter contare su rinforzi e mezzi dagli altri paesi membri. All’appello, tra gli altri, ha risposto anche l’Italia: il Dipartimento della Protezione Civile della presidenza del Consiglio ha infatti inviato 2 Canadair CL415 e, con essi, anche tre equipaggi così da poter assicurare un turnover adatto a garantire l’operatività dei mezzi nell’intero arco della giornata. I velivoli sono decollati in mattinata da Lamezia Terme e raggiungeranno l’aeroporto Elefsis, situato a nord di Atene. In arrivo anche un paio di aerei dalla Francia per rispondere all’emergenza greca.