Volevano uccidere il Papa. Otto cittadini arabo-israeliani sono stati arrestati con l’accusa di traffico d’armi, di pianificare attentati ai danni di personale militare e di civili di credo ebreo o cristiano, e di aver ipotizzato di uccidere il Papa.
Otto cittadini arabo israeliani di Nazareth sono stati arrestati con l’accusa di traffico d’armi, di pianificare attentati ai danni di personale militare e di civili di credo ebreo o cristiano, e di aver ipotizzato di uccidere il Papa. A divulgare è stato il sito del quotidiano Yedioth Ahronoth, sottolineando che il fatto è avvenuto circa un mese fa, ma solamente oggi, con la formulazione ufficiale delle accuse, ne è stata data notizia.
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Gli otto erano di stratta osservanza Jihadista e la loro ideologia era ispirata, in particolare, a quella di Osama bin Laden. Nel gruppo era presente anche un minore. Le autorità avevano iniziato ad indagare su di loro nel 2009, in seguito all’uccisione del tassista israeliano Yafim Weinstein, avvenuto a novembre dello stesso anno. Gli attentati ipotizzati, in particolare, riguardavano un cittadino di fede ebraica, un militare e – due del gruppo ne avevano discusso – il Papa in occasione della sua visita a Nazareth dello scorso anno. La cellula – termine che gli avvocati degli 8 rifiutano, respingendo le accuse a carico dei loro clienti – avevano anche in programma di compiere un attentato in Cecenia