E’ sempre più emergenza umanitaria nelle Filippine, dove ancora si contano i danni e le vittime provocati dal passaggio del tifone Haiyan. Nel villaggio di Abucay, uno dei centri più colpiti dalle devastazioni, è avvenuto uno scontro a fuoco tra le forze dell’ordine e uomini armati che tentavano di saccheggiare i negozi di alimentari. Nei pressi di Alangalang, città a 17 chilometri da Tacloban, otto persone hanno perso la vita nel crollo del muro di un magazzino di riso che avevano assaltato: poliziotti e militari erano schierati a difesa dell’edificio, ma sono stati travolti dalla folla che ha portato via tutto. Dei quasi 130mila sacchi di riso presi, ciascuno da cinquanta chili, solo 33mila contenevano riso pronto per essere mangiato, mentre negli altri c’erano grani ancora da raffinare. “In questo caso il saccheggio non è criminale, è autoconservazione”, ha detto il sindaco di Tacloban, John Lim, anche se secondo l’agenzia nazionale per le emergenze una buona parte dei saccheggiatori era lì non per la fame ma per poter rivendere il riso a prezzi gonfiati sul mercato nero.