Cinque anni di carcere, più altri tre (pena sospesa) per aver sparato con la pistola di un amico in un ristorante. Questa la condanna inflitta a Oscar Pistorius per aver ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp il 14 febbraio dell’anno scorso. A leggere la sentenza è stato il giudice Thokozile Masipa: “La decisione è mia e solo mia, giudicare le persone non è una scienza esatta”, ha esordito. Poi, rivolgendosi ai famigliari della vittima, il giudice si è augurato che questa sentenza possa aiutare la famiglia a “chiudere questa fase e proseguire con la loro vita. Considero la sentenza equa e giusta sia nei confronti della società, sia dell’accusato”. I legali di Pistorius avevano chiesto una pena ai servizi sociali, ma il giudice ha spiegato che “una pena non detentiva invierebbe un messaggio sbagliato alla società, ma allo stesso tempo una lunga pena detentiva non sarebbe appropriata”. Clicca qui per vedere il video della sentenza
Cinque anni di carcere: è questa la sentenza definitiva relativa all’omicidio di Reeva Steenkamp da parte dell’atleta sudafricano Oscar Pistorius. L’accusa aveva chiesto dieci anni di detenzione. Pistorius è stato anche condannato a tre anni, ma con la sospensione della pena, per aver usato in modo improprio un’arma da fuoco. Come si sa l’accusa era soltanto di omicidio colposo. La difesa aveva invece chiesto i domiciliari con l’impiego in attività di servizio sociale. Nelle parole del giudice Masipa, “ci deve essere equilibrio tra retribuzione, deferenza e riabilitazione”. A proposito delle polemiche secondo le quali Pistorius, per via del suo handicap, sarebbe a rischio in carcere, il giudice ha detto che sarà molto più vulnerabile degli altri prigionieri ma si è anche detta certa che le prigioni sudafricane sono preparate a gestire casi come questo.
È il giorno del giudizio per Oscar Pistorius. In giornata il Tribunale di Pretoria, per bocca del giudice Thokozile Masipa, renderà pubblica la sentenza a carico dell’atleta paralimpico, colpevole di omicidio colposo: uccise la fidanzata Reeva Steenkamp il 14 febbraio 2013 (“agendo con negligenza e forza eccessiva”). Il procuratore Gerrie Nel ha chiesto una pena di almeno 10 anni di reclusione (“La pena minima che sarebbe soddisfacente per la società è di dieci anni di carcere”), senza la condizionale; la difesa invece punta ad ottenere una condanna ai lavori socialmente utili con sospensione condizionale della pena e periodi di arresti domiciliari. Il legale di Pistorius ha infatti sostenuto che il carcere non sarebbe una punizione appropriata per il reato commesso.