-La prima vittima israeliana da quando è cominciato il conflitto con Hamas. Un civile è rimasto ucciso in prossimità del valico di Erez, chiuso da stamane da parte dei palestinesi. L’uomo è rimasto vittima di un colpo di mortaio sparato dal territorio palestinese. In queste ultime ore le sirene di allarme sono poi suonate due volte a Tel Aviv: i razzi di Hamas sono stati intercettati anche questa vota dalla difesa anti aerea israeliana. Da parte palestinese oggi ci sono invece state due vittime.
E’ già finita la tregua cominciata stamane, quando Israele aveva accettato in modo unilaterale la proposta di cessate il fuoco avanzata dall’Egitto. Hamas, che aveva rifiutato la proposta, aveva infatti continuato a lanciare missili. E adesso anche Tel Aviv ha ripreso i bombardamenti. “L’offensiva riprende dopo sei ore di attacchi unilaterali dei palestinesi” ha detto il premier israeliano. Il conto delle vittime civili palestinesi intanto è salito a 194, i feriti circa 1400. Sempre secondo il premier israeliano, colpa di tutto è di Hamas e della jihad islamica nell’aver rifiutato la proposta di pace egiziana.
Come previsto, l’Egitto si è fatto portatore di una proposta di pace e di compromesso fra le due parti in guerra, Israele e Hamas. Una proposta di cessate il fuoco che doveva scattare stamane alle otto e che Tel Aviv ha accettato. Il no è invece arrivato da Hamas, prima il braccio armato poi il partito con la motivazione che accettare la proposta egiziana sarebbe come ammettere di firmare una resa. Rifiutiamo senza appello, si legge nella nota diffusa dall’organizzazione palestinese, la nostra battaglia si intensificherà. A questo punto sembra inevitabile l’invasione di terra dell’esercito israeliano che è ammassato da giorni ai confini, una invasione per stroncare il più possibile la forza armata di Hamas. I morti in territorio palestinese sono quasi duecento dopo una settimana di bombardamenti, i feriti 1400. I missili palestinesi hanno invece raggiunto Gerusalemme e Tel Aviv senza causare vittime. Intanto Hamas ha chiuso anche il valico di Erez impedendo l’accesso a giornalisti ma anche ai malati palestinesi che si recano in Israele a farsi curare.