Sono ripresi nella serata di ieri i bombardamenti dell’aviazione israeliana sulla Striscia di Gaza dopo la rottura delle tregua da parte di Hamas. Gli attacchi sono continuati per tutta la notte e di pari passo è continuato drammaticamente a salire il bilancio delle vittime, ora 205: 24 donne e 39 tra bambini e adolescenti sotti i 16 anni. Le fonti palestinesi parlano poi di oltre 1500 feriti. Gli aerei da combattimento di Isreale hanno colpito l’abitazione di un alto responsabile di Hamas, Mahmoud al-Zahar; danni anche ad alcune abitazioni e una moschea. I raid israeliani hanno colpito anche la casa a Gaza di un altro alto responsabile di Hamas, Bassem Naim, e quelle dell’ex ministro Fathi Hammad e dell’ex deputato Ismail al-Ashqar, a Jabalia. Sono stati invece quattro i razzi palestinesi sparati da Gaza verso Tel Aviv: sono stati tutti intercettati in volo dal sitema di difesa difesa Iron Dome. Non si ha notizia di vittime. L’esercito israeliano, nella notte, ha chiesto a circa 100.000 residenti del nord e dell’est di Gaza, vicino al confine con Israele, di evacuare le loro abitazioni dalle 8.00 di questa mattina. Avvertimento, in particolare, per il quartiere orientale di Shuja’iyya: i residenti sono stati chiamati ad “evacuare nell’interesse della loro sicurezza”. Nuovi raid aerei sarebbe dunque previsti in mattinata sulla zona.