Stava guardando alla televisione un documentario sui serial killer, quando si è accorta che la casa inquadrata in tv era quella dove vive. È accaduto a Catrina McGhaw a St. Louis negli Stati Uniti. La donna è rimasta pietrificata. E più andava avanti il documentario e più realizzava delle cose: la padrona di casa era la madre di Maury Travis, l’assassino, e la cantina il luogo dove Travis torturava e uccideva le sue vittime. In pratica la donna ha realizzato di aver preso in affitto la casa dove viveva il serial killer. Sgomenta per l’accaduto, cercò di convincere – invano – la padrona di casa a recedere dal contratto. Ma quello che della casa la sconvolgeva di più era appunto la cantina dove Travis aveva legato e ucciso le sue vittime. La donna allora si è dovuta rivolgere alle autorità per recedere dal contratto: una richiesta che è stata approvata. Così a fine luglio lascerà la casa, ma nel frattempo non può smettere di pensare a quanto accaduto nell’abitazione. Ricorda, per esempio, quando un suo parente, un bimbo di 2 anni, giocò in cantina proprio vicino al palo dove l’assassino aveva legato presumibilmente le sue vittime. Travis si uccise in prigione nel 2002. Ancora gli investigatori non sono riusciti a scoprire quante donne abbia assassinato: si presume che siano circa 20.
(Serena Marotta)