È stata ritrovata morta, probabilmente dopo essere stata violentata, una ragazzina di 16 anni. Il cadavere è stato rinvenuto sulle rotaie di una ferrovia, il giorno dopo che la giovane aveva subito una pesante umiliazione decisa dal “consiglio degli anziani” del suo villaggio, nello Stato del Bengala in India: le avevano imposto di sputare per terra e poi raccogliere la saliva con la lingua. La punizione era stata inflitta dopo che la giovane aveva difeso il padre, colpevole di non aver pagato un debito, fatto per acquistare un trattore, e per questo motivo era stato picchiato. La sedicenne è sparita dal villaggio di Dhupguri, nel distretto di Jalpaiguri, lunedì notte. E il suo corpo è stato ritrovato senza vestiti. Da qui il sospetto che abbiano abusato della ragazza. È l’ennesimo caso di violenza che si verifica sulle donne in India. Nel dicembre del 2013 una ragazza è stata stuprata da un gruppo su un autobus a New Delh. La polizia ha arrestato tre membri del consiglio del villaggio. Interrogati dalla polizia e gli anziani hanno precisato di non essere responsabili della morte della ragazza e di non aver aggredito il padre. Dopo la morte della ragazza, la Federazione Democratica delle Giovani dell’India ha convocato una serie di manifestazioni studentesche in diverse città del Bengala. Lo scopo è quello di chiedere al governo l’intervento contro le “atrocità commesse contro le donne”. (Serena Marotta)