A sconvolgere le Elezioni Usa 2016 potrebbe essere una notizia che, se confermata, avrebbe del clamoroso. Da diversi mesi infatti, vanno rincorrendosi alcune voci secondo cui la candidata del partito Democratico Hillary Clinton sarebbe malata. Non è facile stabilire se i rumours che circolano sui media statunitensi siano speculazioni messe in giro ad arte dai rivali repubblicani o se invece siano spifferi di una verità che la Clinton sta facendo di tutto per nascondere, ma quel che è certo è che l’opinione pubblica americana è, a ragione, molto interessata alla questione. Partiamo dai fatti allora, da quello che è dato sapere della storia clinica di Hillary Clinton. Il primo episodio che ha messo in luce le non perfette condizioni di salute di Hillary si è verificato 3 anni fa. Nel gennaio del 2013 fu la Cnn a riferire che la Clinton, dopo aver accusato un malore nella propria abitazione, era stata trasferita al New York Presbyterian Hospital dov’era stata sottoposta ad alcune cure a base di anticoagulanti per sciogliere un grumo di sangue venutosi a formare tra il cervello e il cranio. Il portavoce di Clinton, Philippe Reines, tramite un comunicato spiegò che in quello stesso mese Hillary aveva riportato una commozione cerebrale, e dai controlli che erano seguiti si era stabilito di procedere alle cure, forti del parere dei medici che si erano detti fiduciosi di un completo recupero. Un giornalista statunitense molto quotato come Ed Klein, però, diede un’altra versione dei fatti: dalle fonti in suo possesso, infatti, venne fuori che Clinton si era sentita male nel suo ufficio al Dipartimento di Stato e che aveva chiesto di essere immediatamente trasportata nella sua casa di Whitehaven, dove fu Bill Clinton ad ordinare il ricovero nella struttura ospedaliera di New York. A detta di Ed Klein fu proprio in seguito a quel ricovero che gli esami evidenziarono la predisposizione di Clinton alla formazione di grumi di sangue, nonché problemi di cali di pressione arteriosa e di natura cardiaca. Uno scenario certamente non idilliaco per una donna di 68 anni che in caso di vittoria alle Elezioni Usa 2016 verrebbe sottoposta ad uno stress quotidiano senza precedenti. Ad aumentare i dubbi sullo stato di salute di Hillary Clinton, sono stati anche alcuni episodi molto strani verificatisi negli ultimi mesi. Lo scorso 10 giugno ad esempio, mentre si trovava in una pasticceria di Washington, Clinton era attorniata da diversi giornalisti intenti a rivolgerle una serie di domande. Ad un certo punto però, la democratica ha iniziato ad agitare la testa con grande violenza tenendo gli occhi socchiusi, e sono stati in tanti a leggere in questo atteggiamento un comportamento molto simile a quello di chi soffre di convulsioni. Il video che ritrae la reazione di Clinton è stato visualizzato su YouTube oltre 2 milioni di volte ed evidenzia lo stupore di una giornalista dell’Associated Press dinanzi al movimento inconsulto della donna. La stessa cronista però, come riportato da Ansa Usa, si è ritrovata successivamente a smentire la versione ipotizzata da Fox News secondo cui si sarebbe spaventata davanti alla reazione di Hillary:”Dove io vedo un comportamento evasivo, loro (i sostenitori di Trump) vedono le convulsioni”. La teoria per cui Clinton avrebbe inscenato questa reazione per evitare di rispondere a una presunta domanda scomoda, perde però di consistenza analizzando il video in questione, che è possibile vedere cliccando qui, dove si può notare Hillary nell’atto di scuotere nuovamente il capo qualche istante dopo. Gli osservatori più attenti, poi, hanno notato la presenza costante accanto a Hillary di un uomo che apparentemente potrebbe sembrare una delle sue guardie del corpo, ma che in realtà rappresenterebbe una sorta di medico personale di Clinton, deputato a controllare lo stato di salute della candidata alla Casa Bianca in ogni momento. Il fantomatico uomo del mistero non si separa praticamente mai da Hillary ma, a differenza degli agenti del Secret Service che sorvegliano la Clinton, non sempre è stato visto indossare l’abito da classica guardia del corpo americana in giacca e cravatta. Ad avvalorare la tesi secondo cui costui sarebbe il medico personale di Clinton si è aggiunto un episodio verificatosi qualche settimana fa durante un comizio. Hillary, infatti, senza alcun preavviso ha smesso di parlare e ha cominciato a fissare un punto lontano nello spazio. A questo punto il presunto dottore in incognito è salito rapidamente sul palco accanto a Clinton, e dopo averle dato un paio di rassicuranti pacche sulle spalle, visto che il silenzio di Hillary proseguiva in maniera preoccupante, le ha detto:”Continua a parlare”. Guardando bene le immagini, potrebbe sembrare che ad attirare l’attenzione di Clinton sia l’esposizione di una bandiera nera da parte di alcuni ragazzi a pochi metri dal palco, ma è quanto meno strano che un’agente di sicurezza dica al candidato alla Presidenza Usa di continuare a parlare: cliccate qui per farvi un’idea. Come riportato da forexinfo.it, vi sono poi alcune foto che ritraggono l’uomo vicino ad Hillary mentre tiene in mano quella che sembra essere a tutti gli effetti una penna auto-iniettante di Diazepam, un farmaco che solitamente viene utilizzato per contrastare le crisi epilettiche ricorrenti. Gli eventuali problemi di salute di Hillary Clinton, se confermati, rappresenterebbero uno scoglio pressoché insormontabile per la sua campagna elettorale. Sarà per questo che l’ex sindaco di New York, il repubblicano Rudy Giuliani, tra i principali consiglieri di Trump, ha fatto notare alla Fox News che la stampa ha ignorato i “molti segnali di malattia” della Clinton preferendo demonizzare il candidato repubblicano. Secondo Giuliani gli americani dovrebbero scrivere sui motori di ricerca “Hillary Clinton illness” e dare un’occhiata ai video per capire che la democratica è realmente malata. Giuliani ha sottolineato che la Clinton non tiene una conferenza stampa da oltre 200 giorni, ma la scorsa settimana era stato lo stesso Trump ad ironizzare sul poco attivismo di Hillary sostenendo sempre alla Fox News che la sua competitor leggeva un discorso da un gobbo elettronico e poi spariva:”Non so se poi va a casa e dorme. Io credo che dorma”, aveva chiosato The Donald. Per tutta risposta lo staff della campagna elettorale di Hillary ha catalogato quelle dello schieramento repubblicano come “teorie della cospirazione sfasate” e ha diffuso nuovamente la lettera firmata nel 2015 dal medico internista Lisa Bardack, nella quale la dottoressa sosteneva che Clinton fosse in “buona salute”. In una campagna elettorale in cui il “fair play” sembra essere fuori moda, non saremmo sorpresi se Trump attaccasse frontalmente Hillary sulle sue ipotetiche condizioni di salute precarie. Del resto, per un candidato come Trump che ha messo al bando il “politically correct”, l’occasione è di quelle ghiotte: chi voterebbe una candidata alla presidenza degli Stati Uniti d’America gravemente malata? (Dario D’Angelo)