Sono due le ultime vittime del pugno di ferro del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, in realtà definito da più fonti uno psicopatico più che un capo di stato. A finire nelle sue ire l’ex ministro dell’agricoltura Hwang Min, sembra per aver proposto alcune riforme che al leader massimo del paese sono sembrate una sfida personale a lui. Come si sa da decenni, da quando è stato istituito il regime comunista, la Corea del nord subisce carestie micidiali che uccidono milioni di persone per i piani economici e agricoli assolutamente demenziali voluti dal dittatore di turno. L’altra persona giustiziata invece ha commesso una “colpa imperdonabile”: essersi addormentato a una riunione in cui Kim Jong-un stava parlando. Si tratterebbe di Ri Yong-jin funzionario del ministero dell’educazione. Come in casi precedenti sono stati giustiziati a colpi di cannone di contraerea, cioè praticamente disintegrati sul posto.