Il quotidiano Avvenire riporta le conclusioni della Commissione australiana di inchiesta sugli abusi sessuali su minori. Le responsabilità accertate da parte della Chiesa e di istituzioni a lei legate sono “impressionanti” riporta il giornale. In oltre mille strutture di proprietà della Chiesa cattolica, soprattutto scuole, tra il 1980 e il 2015, si sarebbero verificati 4.444 presunti episodi di pedofilia. 10 anni e mezzo l’età media delle bambine abusate e 10 anni e mezzo quella dei maschi. Identificati al momento 1900 responsabili. Secondo la Commissione le denunce sono state sistematicamente ignorate, preti e frati responsabili venivano trasferiti in altre parrocchie o istituti dove nessuno sapeva niente del motivo del trasferimento. Documenti relativi ai loro casi sono stati distrutti. Una media di 7 bambini abusati su 100: il 30% sono sacerdoti, il 29% laici, 5% suore e 32% religiosi vari. E’ intervenuto il presidente vescovi australiani monsignor Hart: “Profondamente consapevole del male e del dolore causati dall’abuso, ancora una volta offro le mie scuse a nome della Chiesa cattolica. Mi dispiace per il danno che è stato fatto alla vita delle vittime di abusi sessuali. Come ha detto di recente Papa Francesco, ‘è un peccato che ci fa vergognare’”.