Una settimana soltanto, l’inaugurazione era avvenuta il 13 maggio giorno delle celebrazioni per il centesimo anniversario dell’apparizione della Madonna di Fatima, e proprio a lei era stata dedicata, è durata una nuova chiesa cattolica in India. L’arcivescovo Thumma Bala si era recato personalmente a consacrarla, ma solo una settimana un gruppo di persone inferocite, circa 100 secondo le testimonianze, ha fatto irruzione e l’ha devastata, distruggendo il crocifisso e facendo a pezzi la statua della Madonna.
E’ solo l’ennesimo episodio di violenza della maggioranza indù contro la minoranza cristiana (ma aggressioni ai musulmani sono anch’esse continue) come ha dichiarato monsignor Bala all’agenzia di informazioni AsiaNews: “Questo atto di dissacrazione, vandalismo e la distruzione delle statue ferisce in modo profondo i sentimenti religiosi della comunità cattolica. Siamo molto addolorati”. La versione ufficiale delle autorità è che gli abitanti della città erano furiosi perché la chiesa era stata costruita prima che il proprietario del terreno su cui si trova avesse ottenuto l’approvazione ufficiale.
Dunque, dicono, si tratterebbe di una disputa territoriale, ma è una giustificazione che ovviamente non ha senso. La polizia ha fermato diversi degli aggressori, ma episodi di intolleranza e violenza da parte degli indù sono all’ordine del giorno in India. E’ intervenuto anche il presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), denuncia: “La Chiesa è stata vandalizzata e distrutta da elementi anti-sociali, con ogni probabilità appartenenti a gruppi di estremisti nazionalisti. Il Gcic è indignato per la distruzione sacrilega da parte di circa 100 persone che hanno sfasciato gli interni della chiesa e tutte le decorazioni”.