Dove sono tutti quanti? Le immagini riprese da bordo di un aereo della Singaporean Aram Pan mostra una città semideserta, ma intatta. Elegante, con bei grattacieli, ponti sul vasto fiume, un’isola con un intero stadio, strade a più corsie, tanto verde. Manca solo una cosa: gli esseri umani. La città, PyongYang, capitale della Corea del Nord, sembra congelata in una immagine da the day the after, colpita da qualcuna di quelle bombe da fantascienza (ma mica tanto) che uccidono le persone lasciando intatti gli edifici. Le immagini aeree sono state ovviamente riprese con il consenso ufficiale del governo nordcoreano, che manco un piccione può volare senza permesso sopra il regime più chiuso e inavvicinabile del mondo. Almeno che non vi facciate accompagnare dai tour guidati da personale governativo che vi mostrano quello che vogliono loro, quel genere di tour che fa il senatore Razzi nei suoi numerosi viaggi in Corea, dato che dice sempre che è un paese bellissimo, libero e in cui si vive bene.
La risposta a queste immagini inquietanti è duplice: milioni di nordcoreani si trovano nei lager, imprigionati a vita magari perché scoperti a guardare un film hollywoodiano. La seconda ragione è che il regime ha costruito tutti questi grattacieli, questi bei palazzi per dare l’immagine di un paese moderno, ricco e civile, ma in realtà sono tutti o quasi disabitati. Sulle eleganti strade pochissime macchine, perché chi ha i soldi qua per comprasene una? Nessuno ha i soldi per vivere in questi eleganti palazzi, il turismo è pochissimo, al massimo ci stanno i funzionari del regime, poca gente. A Pyongyang risultano ufficialmente residenti due milioni di persone, ma i poveri quartieri dove vivono non sono stati filmati. Quanto il paese sia povero e le città scarsamente abitate lo dimostrano anche immagini satellitari fatte di notte: in un pianeta coperto di luci in quasi ogni zona, c’è un buco nero dove non brilla nemmeno una luce: è la Corea del Nord. Un ennesimo spreco di soldi mentre la gente muore di fame per il narcisismo sanguinario del bamboccione Kim Jong-un.