Nel messaggio di fine anno alla nazione il leader della Corea del Nord ha ricordato che la Terza guerra mondiale può scoppiare in qualsiasi momento. Toni di sfida quelli di Kim Jong-un, minacciosi nei confronti degli Stati Uniti e concilianti invece con Seul. «Gli Stati Uniti devono sapere che il pulsante per le armi nucleari è sul mio tavolo. Questo non è un ricatto, ma la realtà», ha dichiarato in diretta tv il leader nordcoreano. Vestito con giacca e cravatta, non con la tradizionale divisa, Kim Jong-un ha annunciato che l’obiettivo di completare la loro forza nucleare è stato raggiunto, quindi devono solo accelerare il dispiegamento. Il presidente americano Donald Trump dunque non può stare tranquillo: «L’intera area del territorio degli Stati Uniti si trova nel raggio di un nostro attacco nucleare. Gli Stati Uniti non potranno mai iniziare una guerra contro di me ed il nostro Paese. Queste armi saranno usate solo se la nostra sicurezza sarà minacciata». Dal canto suo, Trump alla richiesta di un commento a tali dichiarazioni ha risposto semplicemente: «Vedremo, vedremo». Intanto Kim Jong-un si è rivolto anche alla Corea del Sud, dicendosi in questo caso «aperto al dialogo» e pronto ad un incontro in vista dei Giochi olimpici. (agg. di Silvana Palazzo)
LE PRINCIPALI MINACCE E CRISI DA GESTIRE QUEST’ANNO
Il nuovo anno si è aperto con diverse interrogativi sulla sicurezza globale: ci si chiede, infatti, quali saranno le maggiori minacce nel 2018. Una risposta a questa domanda arriva dal Council on Foreign Relations, che recentemente ha pubblicato una lista delle crisi che stanno scoppiando in tutto il mondo. Il CFR ha chiesto a degli esperti di classificare 30 conflitti in corso, o potenziali tali, in base alla probabilità che scoppino o si intensifichino in questo nuovo anno. Non deve sorprenderci il fatto che molti di questi riguardano gli Stati Uniti… E allora non si può non partire dalla Corea del Nord, che infatti è in cima alla lista: Kim Jong-un non ha mostrato segni di debolezza nel suo programma missilistico e nucleare, infatti la situazione nella penisola coreana non è mai stata così drammatica dagli anni Cinquanta. Attenzione anche all’Iran: il conflitto con gli Stati Uniti sembra più vicino che mai dopo il recente annuncio di sostegno ai “gruppi di resistenza” a causa della decisione del presidente americano Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d’Israele. Non escludiamo anche attacchi informatici, visto che l’anno scorso ce ne sono stati diversi contro agenzie governative, banche e forze armate di tutto il mondo.
I POTENZIALI CONFLITTI MONDIALI DEL 2018
Nel rapporto stilato dal Council on Foreign Relations sulle minacce da affrontare nel nuovo anno c’è spazio anche per la Russia. Il timore è di una guerra con i Paesi membri della Nato, intenzionale o non intenzionale. La Russia sta continuando a fomentare la guerra nella regione ucraina del Donbas, dove sono morte oltre diecimila persone. Alcuni temono che sia solo questione di tempo prima che Mosca punti all’Europa orientale, soprattutto ora che la Siria non rappresenta più il suo obiettivo principale. Tensione anche nel Mar Cinese Meridionale, dove potrebbe scoppiare una guerra tra la Cina e uno tra i contendenti del sud-est asiatico per il dominio delle isole. La Cina, ad esempio, recentemente è stata aggressiva nei confronti di Taiwan, preoccupando peraltro anche il Giappone. Il CFR prevede anche un aumento dell’instabilità in Afghanistan, a causa della crescente ribellione talebana per il potenziale crollo del governo afghano. L’amministrazione Trump si è mostrata preoccupata per la situazione nella zona, quindi ha cominciato a ridistribuire le truppe, ma resta da capire se le mosse americano riusciranno a ricucire i segni della crisi o invece rimanderanno la caduta del governo afghano.