E’ morto James Whitey Bulger, killer 89enne rinchiuso nella prigione di Hazelton, in West Virginia (Stati Uniti). Stando a quanto riferito da un comunicato ufficiale, Bulger sarebbe stato trovato incosciente nella sua cella, e secondo diversi giornali, a cominciare dal Boston Globe, lo spietato killer starebbe stato picchiato a morte dai detenuti, una vendetta messa in atto da alcuni suoi ex rivali. L’Fbi ha deciso di aprire un’indagine, anche perché il decesso è avvenuto in circostanze “sospette”, visto che lo stesso detenuto era stato da poco trasferito ad Hazelton, apparentemente senza alcun motivo. La vicenda di Bulger ha ispirato i film Black Mass e The Departed, una storia fatta di crimini e delinquenza; “Whitey” iniziò infatti fin da giovane a delinquere, rubando auto, per poi rapinare le banche e divenire uno dei principali boss della Winter Hill Gang di Boston.
I SOSPETTI SU FREDDY GEAS
Nella sua carriera da boss della malavita, Bulger collaborò con l’agente dell’FBI, John Connolly: il secondo otteneva informazioni per arrestare altri malavitosi, facendo così carriera, mentre Bulger poteva svolgere i suoi malaffari in maniera più agevole. Condannato nel 1995 a 11 ergastoli, era scappato fino al 2011, quando era stato poi incarcerato all’età di 82 anni, considerato all’epoca fra le 10 persone più ricercate di tutti gli Stati Uniti. Stando a quanto sostiene il Boston Globe, vi sarebbero dei filmati di una telecamera interna al carcere di Hazelton che mostrerebbe due uomini entrare nella cella di Bulger attorno alle ore 6:00 di mercoledì mattina, due ore prima del suo decesso. Fra i principali indagati per la sua morte, vi è Freddy Geas, killer della mafia italo-americana, che in passato ha già ucciso altri boss pentiti.