L’associazione dei medici inglesi dice stop agli interventi di lifting per avere i glutei “alla brasiliana”. Una procedura rischiosa che mette a rischio la salute delle pazienti come dimostrato dalla morte di due donne in Gran Bretagna, di cui una era stata operata in Turchia. Si tratta di Leah Cambridge, 29enne mamma di tre figli, originaria di Leeds, che come ha raccontato il suo compagno al Sun è stata vittima di 3 attacchi di cuore mentre si trovava sotto anestesia ad Izmir. Leah era convinta di aver bisogno di un intervento per perdere grasso addominale, dopo che i suoi 3 parti ne avevano fiaccato la forma e per questo aveva deciso di optare per la pratica del lifting ai glutei “alla brasiliana” in modo da rendere “perfetto” il suo lato B. Un punto di vista, il suo, non condiviso dai suoi vicini di casa, che l’avevano descritta come “assolutamente in forma”, aggiungendo che con ogni probabilità la donna si fosse sottoposta al trattamento contro il parere del suo compagno. (agg. di Dario D’Angelo)
UK, STOP LIFTING GLUTEI ALLA BRASILIANA
I glutei alla brasiliana sono stati banditi in Inghilterra. La decisione ufficiale è arrivata nelle ultime ore, ed è stata presa dalla British Association of Aesthetic Plastic Surgeons, a seguito di un nuovo caso di decesso. Una donna è infatti morta dopo un’operazione di lifting ai glutei per avere il lato B tanto famoso in Sud America, la seconda deceduta nel 2018. L’intervento chirurgico, come ricordano i colleghi dell’agenzia Ansa, consiste nel prendere del grasso da una parte del corpo, inserendolo poi nei glutei e modellandoli per renderli pressoché perfetti. All’apparenza si tratta di un intervento chirurgico semplice, ma in realtà, come fanno sapere i medici, c’è il forte rischio che del grasso finisca nelle vene più grandi, e quindi arrivi fino al cuore o al cervello.
UN MORTO OGNI 3MILA PAZIENTI
A conferma di ciò, il fatto che la procedura provochi un tasso di mortalità di uno su tremila, il più alto fra gli interventi estetici. Uno studio pubblicato sull’Aesthetic Surgery Journal, condotto su 639 diversi medici ha rivelato che le morti legate a questo intervento sono state 32: «Per questo – hanno fatto sapere gli esperti britannici – l’associazione ha emanato questa raccomandazione, chiedendo ai membri di astenersi dalla procedura almeno finché non ci saranno nuovi dati». I decessi possono essere causati da un’embolia, come detto sopra, ma anche dall’alto rischio di infezioni. Delle due donne morte in Inghilterra, una era stata operata in Turchia, mentre sull’altra è ancora in corso un’inchiesta.